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Pm sblocca stallo, sequestro Open Arms e sbarco profughi

Una donna la prima a scendere dalla nave, migranti in hotspot

21 agosto, 13:11

(ANSAmed) - LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 20 AGO - È stata una donna la prima a scendere dalla Open Arms ieri sera attorno a mezzanotte. Nel molo i medici hanno visitato gli 83 profughi scesi dalla nave prima del loro trasferimento nell'hotspot dell'isola, dove hanno trascorso una notte tranquilla.

A sbloccare il caso Open Arms alla fine ci ha pensato la magistratura. Dopo 19 giorni vissuti in condizioni disastrose sul ponte della nave spagnola, ferma a 800 metri dalla costa di Cala Francese a Lampedusa, ieri sera i naufraghi sono stati autorizzati a sbarcare sulla terraferma. Lo ha deciso il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, lo stesso pm che aveva sbloccato il "caso Diciotti". Rientrato dalle ferie, il pm ha preso in mano l'inchiesta, coordinata fino a quel momento dal sostituto Salvatore Vella, e si è subito precipitato a Lampedusa con un elicottero e uno staff medico al seguito. "La situazione è esplosiva, devo riportare la calma e fare in modo che nessuno si faccia male, l'impegno e l'attenzione sono massimi per l'incolumità delle persone", aveva detto il pm prima di prendere il volo per l'isola. Un'ora d'ispezione sulla nave della Ong è bastata al magistrato per assumere la decisione tanto attesa dai migranti. E così, a conclusione di un vertice nella Capitaneria di porto, Patronaggio ha disposto il sequestro preventivo della Open Arms e l'evacuazione immediata dei profughi. Secondo quanto si è appreso, oltre all'inchiesta per sequestro di persona avviata nei giorni scorsi sulla base di esposti della Ong spagnola, i magistrati hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti per omissione e rifiuto di atti d'ufficio. Il reato, previsto dall'articolo 328 del codice penale, punisce "il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni". E così il sequestro è stato disposto "per evitare che il reato sia portato a ulteriori conseguenze". I magistrati ora stanno ricostruendo la catena di comando per risalire a chi ha impedito lo sbarco dei profughi.

Intanto la nave Open Arms ha lasciato stamani il porto di Lampedusa (Ag) e sta facendo rotta verso Porto Empedocle (Ag) dove giungerà in serata. L'imbarcazione della Ong spagnola, per i Pm, poteva rimanere a Lampedusa, ma si sarebbero determinati problemi per i collegamenti aerei e con i traghetti di linea a causa della vicinanza del molo con l'aeroporto. La Open Arms poteva anche andare a Licata (Ag), come è accaduto in occasione di precedenti sequestri di navi di Ong, o a Porto Empedocle su cui è ricaduta la scelta.(ANSAmed).

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