NAPOLI - Politica internazionale, attualità e cultura con un occhio puntato sui grandi temi come: cambiamenti climatici, nucleare, migrazioni, dazi, dittatura degli algoritmi, intelligenza artificiale, politiche spaziali.
Questi i temi che saranno affrontati nella decima edizione del Festival della Diplomazia in programma dal 17 al 25 ottobre a Roma, che vedrà avvicendarsi nelle diverse sedi istituzionali e ambasciate (programma completo su festivaldelladiplomazia.eu/programma/) attori del dietro le quinte della politica internazionale con percorsi tematici e d'approfondimento guidati da ospiti d'eccezione.
Una no-stop di 7 giorni con 80 eventi in programma, con relatori provenienti da oltre 30 paesi del mondo, 30 location, 8 Università coinvolte con un'ampia rete di istituti di ricerca in politica internazionale a confronto su tutte le questioni aperte analizzate attraverso un'inedita lente di ingrandimento, da parte di chi muove le fila della scena internazionale e della politica estera. Per continuare nel percorso di analisi dei fenomeni europei e globali il Festival della Diplomazia prende quest'anno in prestito dalla mitologia romana il titolo 'I due volti di Giano - La transizione a un nuovo mondo', per sintetizzare l'obiettivo di lavorare con uno sguardo rivolto al passato, e uno rivolto al futuro per capire le trasformazioni in corso. Il ricco programma si declinerà su tre tracce principali a partire dalla 'Sfida della governance', il contenitore che affronta le questioni relative ai temi della geopolitica e degli equilibri internazionali continuamente in fibrillazione. "La dittatura degli algoritmi" è il tema che analizzerà le novità introdotte dalla Tecnologia, in particolare dalla Rete e dalla Intelligenza Artificiale, capaci di semplificare la quotidianità ma anche di portare con sé sfide etiche e di supremazia industriale e geopolitica come dimostrano le questioni relative ai big data, e alla comunicazione mobile.
Infine "La parabola della crescita" sarà la chiave per raccontare il grande tema dello sviluppo sostenibile, che ha portato l'arte della diplomazia ad affrontare nuove sfide e a specializzarsi in materie di negoziato ambientale, culturale e commerciale.