La scultura fu acquisita in origine da Luigi Pigorini, che la ebbe in dono del Cavalier Andrea Marcopoli, Reale Console di Portogallo in Aleppo. Divenne poi oggetto di scambio col Museo napoletano, allora diretto da Giulio De Petra: fu infatti inviata insieme ad alcuni materiali preistorici della collezione di Concezio Rosa (medico e paletnologo, la cui collezione oggi è in gran parte conservata presso il Museo Pigorini) in cambio di materiale etnografico per l'appena costituito Museo Nazionale Preistorico Etnografico in Roma. Risulta acquisita a Napoli nel 1879.
"Palmira è un simbolo di giustizia ed esponendo questo prezioso reperto il Mann vuole simbolicamente risarcire l'atto di ingiustizia subito da Palmira. Ricordiamo che anche i curdi sono tra coloro che hanno contribuito a salvare quei territori", commenta il direttore del museo, Paolo Giulierini.(ANSAmed).