Di Maio ha ricordato "il massimo impegno" portato avanti dall'Italia fin dall'inizio dell'offensiva in Siria "per una presa di posizione della comunità internazionale contro l'attacco turco e perché la crisi non si allarghi alla regione".
Il ministro ha sottolineato i risultati diplomatici ottenuti dall'Italia in sede europea "per fare convergere i 28, e non era facile" e ricordato "la condanna espressa anche in ambito Nato nei confronti della Turchia". "La condanna della comunità internazionale ha avuto un ruolo nel raggiungimento delle tregue. E' positivo ma resta incertezza sugli sviluppi. Ogni sviluppo che ponga fine ai conflitti è positivo ma ci sono interrogativi sull'intesa raggiunta da Ankara e Mosca", ha osservato Di Maio, ribadendo che "stabilizzare la regione è strategico per la nostra sicurezza nazionale".
Sul tema di parlare o meno con Assad, il capo della Farnesina ha detto di credere "che questi tempi siano maturi per fare un piccolissimo passettino in avanti, nell'ambito del comitato costituzionale che rappresenta il nostro faro". "Fermare le sanzioni oggi - ha tuttavia aggiunto - potrebbe indebolire la tensione positiva che c'è nel comitato".(ANSAmed).