Grazie alla rete tra enti pubblici, cooperative sociali e no-profit italiane e tunisine, Ecomarinvest proverà a creare prospettive di lavoro per i giovani tunisini in modo da offrire alternative valide all'emigrazione. Il fenomeno migratorio è infatti di estrema rilevanza in Tunisia. Su 95.071 tunisini in Italia, 20.839 vivono in Sicilia (Istat 2019). A questi numeri ufficiali si aggiunge un numero imprecisato di immigrati irregolari giunti in Italia nel corso degli ultimi anni, con un trend in aumento nel periodo successivo alla rivoluzione del 2011. Il fenomeno migratorio coinvolge la componente maschile e più giovane della popolazione, socialmente vulnerabile per mancanza di sbocchi lavorativi.
Mazara del Vallo, che conta su una comunità con più di 3000 maghrebini provenienti principalmente da Mahdia e Chebbah, si pone come vera e propria porta sul Mediterraneo. "Stiamo puntando allo sviluppo ed al potenziamento delle relazioni internazionali e dei rapporti di amicizia con altre città - afferma Vincenzo Giacalone, Assessore con delega alle Politiche comunitarie di Mazara del Vallo - in modo particolare della Tunisia, stiamo portando avanti svariati progetti transfrontalieri già finanziati ed in fase di finanziamento; vediamo strategica la nostra posizione nel Mediterraneo ed è quasi spontaneo puntare ad una visione di sviluppo che veda coinvolti tutti i paesi che si affacciano in questa area".
La regione di Mahdia, con i suoi quattro porti pescherecci presenti nell'area, gode di un potenziale ancora inespresso nonostante la diffusa presenza di piccole e medie imprese legate all'agroalimentare che riscontrano però limiti nelle tecnologie, nelle infrastrutture, nello sviluppo tecnico e nelle risorse umane. Anche il turismo, principalmente balneare, ha la necessità di diversificare i prodotti offerti.
La diaspora tunisina a Mazara, perfettamente integrata nel tessuto economico locale, si distingue invece per l'elevata specializzazione nella pesca. "Ecomarinvest ha una valenza strategica importante per la regione di Mahdia. Il progetto da un lato contribuirà all'inserimento lavorativo dei giovani tramite la formazione tecnica e commerciale, valorizzando le competenze ancestrali e le specificità delle filiere economiche locali. - spiega Rym Ferchichi, Segretaria Generale dell'Umnagri - dall'altro, rafforzerà il legame comunitario con la diaspora in Italia, prendendo come riferimento l'esperienza dei tunisini di Mazara, che rappresentano un modello di integrazione sociale ed economica di successo". Promuovendo la creazione d'impresa, sostenendo lo sviluppo socioeconomico, e offrendo opportunità di formazione e lavoro, Ecomarinvest si pone come opportunità per centinaia di giovani uomini e donne che non trovano un impiego adeguato e decidono pertanto di emigrare.(ANSAmed). (ANSA).