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Onu riprende reinsediamento rifugiati in Paesi terzi

Erano stati interrotti causa coronavirus

19 giugno, 14:11

(ANSAmed) - ROMA, 19 GIU - Le Nazioni Unite hanno annunciato la ripresa del reinsediamento dei rifugiati verso Paesi terzi, sospeso da marzo a causa della pandemia di coronavirus, ritardando la partenza di circa 10.000 rifugiati. Le agenzie delle Nazioni Unite responsabili dei rifugiati e delle migrazioni hanno annunciato congiuntamente "la ripresa delle partenze per il reinsediamento" per i rifugiati la cui partenza per i paesi terzi è già stata approvata.

ROMA - L'UNHCR, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e l'OIM, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, hanno annunciato giovedì scorso la ripresa delle partenze di rifugiati nell'ambito del programma di reinsediamento. In una nota, le agenzie Onu hanno riferito che la sospensione temporanea dei trasferimenti, imposta dalle restrizioni ai viaggi aerei e dai gravi disagi dovuti alla pandemia da COVID-19, ha ritardato le partenze di circa 10.000 rifugiati verso i Paesi di reinsediamento.

Nonostante restrizioni agli spostamenti, si pensa alla ripresa Per tutto questo periodo, l'UNHCR, l'OIM e i loro partner hanno continuato ad assicurare consulenza ai rifugiati e ad esaminarne i casi, reinsediandone decine tra quelli in condizioni più urgenti. Inoltre, numerosi Paesi di reinsediamento hanno istituito o ampliato le capacità di applicazione di modalità di esame flessibili, in modo da adeguare i propri programmi al verificarsi di circostanze imprevedibili, assicurandone la continuità. Le agenzie Onu sottolineano che nonostante molte restrizioni agli spostamenti rimangano in vigore, in molti Paesi di reinsediamento nei quali cominciano a essere revocate è possibile prevedere la ripresa di numerose partenze di rifugiati.

Preoccupa divario tra necessità di reinsediamento e posti disponibili L'UNHCR e l'OIM continueranno a lavorare coi partner governativi e altri attori in tutto il mondo per poter tornare alla regolarità delle operazioni non appena la situazione di ogni singolo Paese lo consentirà. Secondo le agenzie Onu, per molti rifugiati, quello del reinsediamento continua a rappresentare uno strumento salvavita e le due agenzie auspicano di poter lavorare coi partner tanto nei Paesi di accoglienza quanto in quelli di reinsediamento per poter riprendere a implementare gli itinerari di viaggio in condizioni sicure. Il divario tra il numero di rifugiati che necessitano di reinsediamento e i posti messi a disposizione dai governi nel mondo è preoccupante.

L'UNHCR e l'OIM reiterano gli appelli affinché anche altri Paesi partecipino al programma contribuendo a trovare soluzioni per un numero maggiore di rifugiati.

(The photo shows African refugees taking part in a rally outside the UNHCR office in Sana'a, Yemen. EPA/YAHYA ARHAB) (ANSA).

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