Lo denuncia Daniele Iacovelli, segretario del sindacato italiano Flai-Cgil di Foggia, sindacato che tra le situazioni di caporalato fatte emergere annovera anche lo sfruttamento di braccianti del Gran Ghetto, dove abitano circa 400 persone in 104 moduli, allestiti da Prefettura e Regione lo scorso dicembre quando un incendio ha distrutto 200 baracche.Negato l'accesso all'insediamento"Le prime minacce - spiega Iacovelli - sono arrivate qualche settimana fa ai volontari Intersos, anche medici, poi è stata presa di mira la Caritas e sono stati minacciati i migranti che studiavano italiano con l'associazione interculturale Baobab. C'è una situazione di tensione: l'ultima volta ci hanno negato addirittura l'accesso ed è dovuta intervenire la polizia". "Abbiamo denunciato tutto alle forze di polizia - prosegue Iacovelli - Il gruppo di facinorosi è composto prevalentemente da una decina di migranti. Abbiano cercato di parlare con loro per cercare di capire quale fosse la loro motivazione, ma il dialogo ci viene negato".Dal 1/7 a Foggia operativi gruppi interforze Dal primo luglio saranno operativi nel Foggiano gruppi interforze che svolgeranno attività di contrasto al fenomeno del caporalato. È quanto comunica il Prefetto di Foggia Raffaele Grassi che specifica che i gruppi saranno composti da agenti della polizia di Stato, Carabinieri, militari della Guardia di Finanza e funzionari dell'Ispettorato del Lavoro. In particolare i controlli interesseranno le aziende agricole al fine di prevenire il fenomeno dello sfruttamento della manodopera in quel settore.
(ANSA).