Dallo scorso 1 giugno fino al 31 ottobre, un velivolo "piaggio "P166 DP", dotato di specifica sensoristica idonea al telerilevamento, ha effettuato 67 missioni, con 185 ore di volo, coprendo oltre il 33% del territorio albanese. La campagna sorvoli ha permesso l'individuazione di 1.964 piantagioni, per un totale di 58.423 piante distrutte, in forte crescita rispetto allo scorso anno, quando vennero individuate poco piu' di 1.100 piantagioni e distrutte 25.719 piante. Il dato pero' a parere del direttore del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia del Ministero dell'Interno, Generale di Brigata Giuseppe Spina, intervenuto nella presentazione dei dati "è da ritenersi come tangibile segno di una sempre più elevata capacità d'intervento messa in atto sul campo dalla Polizia di Stato albanese nel contrasto allo specifico fenomeno".
In totale la polizia albanese, come reso noto dal suo Direttore generale Ardi Veliu, ha distrutto oltre 137 mille piante, ossia 47 mila piante in più. Anche per il Generale di Brigata Giuseppe Arbore, Capo del III Reparto Operazioni della Gdf, "i dati esposti evidenziano come l'incisiva attività di contrasto svolta abbia pesantemente colpito le organizzazioni criminali che gestiscono la produzione ed il traffico di sostanze stupefacenti, obbligandole a rivedere e modificare il proprio modus operandi".
La campagna sorvoli della Gdf italiana sul territorio albanese prosegue dal 2012, con un notevole aumento delle mission, delle ore di volo e delle superfici monitorate, e dovrebbe proseguire anche negli anni a venire. "La cooperazione nel campo della lotta alla criminalità e al narcotraffico rappresenta un modello per gli altri paesi e un modello speciale, perché nella lotta alla criminalità, al traffico di cannabis e alla corruzione abbiamo messo in campo talmente tante risorse e utilizziamo talmente tanti strumenti, che rimaniamo un modello per gli altri", ha ribadito l'ambasciatore d'Italia a Tirana Fabrizio Bucci, ricordando l'esistenza di 19 strumenti di cooperazione bilaterale, 10 squadre investigative congiunte, 5 magistrati italiani che a vario titoli lavorano in Albania fianco a fianco con i colleghi albanesi, e il primo protocollo operativo stipulato all'inizio di quest'anno dalla nuova Procura speciale contro la criminalità organizzata e la corruzione, Spak, con la Procura Nazionale Antimafia italiana.(ANSAmed).