Alla riunione, che si concludera' mercoledi', partecipano circa 800 esperti, tecnici, studiosi, manager leader in settori quali energia, acque, trasporti, agroalimentare, Itc, management e industria creativa provenienti dalla regione danubiana di cui fanno parte 14 Paesi. Il Danube Business Forum si basa sui principi e le direttive contenute nella Strategia del Danubio messa a punto in ambito Ue.
L'ambasciatore Manzo ha rilevato come la "dimensione regionale" sia un approccio chiave dell'attuale presidenza italiana della Ue. "Tre giorni fa abbiamo raggiunto un importante obiettivo con l'approvazione a Bruxelles, da parte del Consiglio europeo, della Strategia Ue per la Regione Adriatico-Ionica. E fra tre settimane l'Italia presiedera' a Bruxelles il lancio di tale Strategia", ha detto Manzo, che ha auspicato la presenza per l'occasione del ministro degli esteri serbo Ivica Dacic.
"In questo - ha aggiunto l'ambasciatore - lavoriamo insieme alla Serbia dal momento che i nostri due Paesi condividono la responsabilita' per cio' che concerne la connettivita' della Strategia Adriatico-Ionica, diretta a migliorare le reti energetica e dei trasporti, in modo da fare della regione un efficiente 'hub' verso l'Europa centrorientale e la regione del Danubio". L'Italia, ha aggiunto l'ambasciatore, e' inoltre molto attiva anche nella promozione della Regione Alpina, per la quale verra' organizzata in dicembre una conferenza a Milano. Manzo ha sottolineato l'importanza delle reti di connessione a livello regionale, determinanti per "favorire la cooperazione regionale e promuovere l'integrazione europea di regioni differenti". Basta guardare, ha notato, in che misura il Danubio o il mar Adriatico abbiano aiutato i popoli a comunicare, fare commerci e a favorire la contaminazione fra culture. (ANSAmed)