Secondo Brok lo scandalo emerso in questi giorni "mette in gioco la credibilità della missione Eulex e dell'Ue in Kosovo", dato anche che il suo scopo è proprio "la lotta contro impunità e corruzione". "Dobbiamo mostrare senza esitazione che nessuno è al di sopra della legge e che la lotta contro la corruzione è la nostra priorità chiave, in Kosovo come all'interno delle nostre istituzioni" ha aggiunto il presidente della commissione esteri.
La richiesta dell'Europarlamento quindi è quella di un'indagine rapida, trasparente e imparziale condotta da terzi, che includa anche "i presunti tentativi di insabbiamento". Senza risultati adeguati "potremmo istituire una commissione d'inchiesta" avverte Brok, che invierà una lettera al capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, "con la richiesta di fornire le risposte alle nostre domande in tempi brevi". Richard Howitt, portavoce dei socialisti per gli affari esteri, propone di considerare l'intervento dell'Ufficio anti-frode dell'Ue (OLAF) e riferisce di aver parlato direttamente con Mogherini, che "sta dando una forte priorità politica all'indagine e nell'assicurare la piena trasparenza dei risultati". (ANSA)