Stamani, di fronte alla prospettiva di perdere il controllo del complesso minerario il governo serbo aveva duramente reagito avvertendo che un voto del Parlamento kosovaro in tal senso avrebbe effetti devastanti sul dialogo in corso e sull'intero difficile processo di normalizzazione dei rapporti fra Belgrado e Pristina.
Il complesso industriale di Trepca e' un grande polo industriale attivo sin dai tempi della ex Jugoslavia, composto da miniere di carbone, piombo, zinco, argento, e impianti metallurgici e chimici, dove attualmente sono impiegati circa 3.500 lavoratori, rispetto ai 23 mila dell'epoca jugoslava. La stragrande maggioranza sono kosovari di etnia serba, i kosovari albanesi sono una minoranza.
Nei giorni scorsi il governo di Pristina ha annunciato la volonta' di prendere il controllo del 100% del complesso di Trepca. Una mossa che fa seguito all'annuncio del governo di Belgrado di vendere, probabilmente a un gruppo americano, il 49% del valore dell'impianto.
"Il tentativo di cambiare la struttura proprietaria a Trepca e' semplicemente folle, ed e' suscettibile di causare una seria destabilizzazione nei rapporti fra Pristina e Belgrado, condizionando il dialogo in corso", ha detto Marko Djuric, capo dell'Ufficio governativo serbo per le questioni del Kosovo.
Analoga preoccupazione e' stata espressa da altri esponenti del governo di Belgrado. Stamane i lavoratori serbi di Trepca hanno inscenato una manifestazione di protesta e uno sciopero, bloccando alcune strade nel nord del Kosovo.(ANSAmed).