(ANSAmed) - ROMA, 12 OTT - Occhi puntati sul Consiglio
esecutivo dell'Unesco che oggi a Parigi deciderà se inserire tra
le questioni all'ordine del giorno la proposta di adesione del
Kosovo all'organizzazione, che dovrebbe poi essere votata il 20
ottobre. In un ultimo tentativo di convincere i rappresentanti
dei singoli Paesi che siedono nell'organizzazione delle Nazioni
Unite per l'educazione e la scienza, le autorità di Pristina
hanno inviato una lettera - diffusa dall'ambasciata del Kosovo
in Italia - a tutte le rappresentanze diplomatiche. Nella
missiva - firmata dal capo dello Stato, Atifete Jahjaga, dal
presidente del Parlamento, Kadri Veseli, dal premier, Isa
Mustaga, e dal ministro degli Esteri, Hashim Thaci, le autorità
di Pristina ricordano una volta ancora l'impegno ''nella
protezione dell'intero patrimonio culturale del Paese'' e in
particolare ''del patrimonio medievale di proprietà della Chiesa
ortodossa serba, situato nel territorio kosovaro'', confermando
lo stanziamento di altri 2 milioni di dollari - oltre ai 5
milioni già stanziati negli scorsi anni - destinati al restauro
del patrimonio ortodosso serbo. Confermano, fra l'altro, ''il
rispetto gli obblighi previsti dal piano Ahtisaari'' e che
''nessun cambiamento nello status dei quattro siti medievali
patrimonio Unesco (Visoki Decani, patriarcato di Pec-Peja,
Gracanica e la chiesa di Ljevisa a Prizren, ndr) avverrà senza
il consenso delle autorità serbe''.
Qualora la proposta del Kosovo venisse messa in agenda,
l'assemblea generale dell'Unesco prenderà una decisione
definitiva il mese prossimo. (ANSAmed).