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Migranti: la Slovenia chiude i confini

Premier, "La rotta balcanica non esiste più"

09 marzo, 20:43

Profughi al confine tra Serbia e Macedonia Profughi al confine tra Serbia e Macedonia

BELGRADO - La Slovenia dalla mezzanotte ha ripristinato in pieno il regime previsto dalle regole di Schengen alla frontiera con la Croazia, in conformità con l'accordo sulla chiusura della rotta migratoria balcanica raggiunto al vertice Ue-Turchia di lunedi' a Bruxelles. Nel darne notizia, l'agenzia slovena Sta aggiunge che la polizia consente l'ingresso in Slovenia solo agli stranieri in possesso di documenti validi per accedere all'area Schengen, a coloro che intendono richiedere la protezione internazionale e a chi necessita di assistenza umanitaria. Ieri il premier Miro Cerar, riferendosi alle conclusioni del summit di Bruxelles, aveva detto che la rotta balcanica non esiste più.
"Il vertice ha lanciato un chiaro messaggio a tutti i trafficanti di profughi e ai migranti illegali sul fatto che la rotta balcanica non esiste più", aveva detto Cerar. Poco dopo la Serbia aveva fatto sapere che si comporterà di conseguenza adeguando alle decisioni Ue ogni suo passo in materia di migranti e adottando misure reciproche ai confini con Macedonia e Bulgaria. "Non possiamo consentire che la Serbia si trasformi in un campo profughi", aveva detto il ministero dell'Interno a Belgrado.

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