(ANSAmed) - PRISTINA, 5 MAG - Il presidente del Kosovo Hashim
Thaci ha sottolineato il suo impegno a favore della prosecuzione
del dialogo fra Pristina e Belgrado, dicendosi fiducioso sul
raggiungimento di un accordo di ampia portata che spiani la
strada alla piena riconciliazione fra le due parti.
"Costruiamo strade e autostrade destinate ad avvicinarci e a garantire una migliore collaborazione e comunicazione", ha detto Thaci.
Come riferisce oggi il quotidiano 'Bota sot', il presidente ha fatto le sue dichiarazioni in un incontro con gli ambasciatori accreditati a Pristina. Lo stesso giornale riporta inoltre quanto detto dal premier Isa Mustafa, secondo il quale il Kosovo avrà le proprie Forze armate, per la cui creazione ha il sostegno di Stati Uniti e Unione europea. "Siamo in grado di amministrare ogni tipo di struttura, compreso il diritto ad avere un nostro esercito", ha detto Mustafa. Il Kosovo, indipendente dalla Serbia dal febbraio 2008, dispone attualmente di Forze di sicurezza, nell'ordine di alcune migliaia di uomini, ma non ancora di un esercito regolare, contro il quale e' schierata Belgrado. La Serbia, che non riconosce l'indipendenza di Pristina, sostiene infatti che il Kosovo, sulla base della risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza dell'Onu ancora in vigore, e' sotto amministrazione delle Nazioni Unite e sul suo territorio possono stazionare solo forze internazionali. (ANSAmed)
"Costruiamo strade e autostrade destinate ad avvicinarci e a garantire una migliore collaborazione e comunicazione", ha detto Thaci.
Come riferisce oggi il quotidiano 'Bota sot', il presidente ha fatto le sue dichiarazioni in un incontro con gli ambasciatori accreditati a Pristina. Lo stesso giornale riporta inoltre quanto detto dal premier Isa Mustafa, secondo il quale il Kosovo avrà le proprie Forze armate, per la cui creazione ha il sostegno di Stati Uniti e Unione europea. "Siamo in grado di amministrare ogni tipo di struttura, compreso il diritto ad avere un nostro esercito", ha detto Mustafa. Il Kosovo, indipendente dalla Serbia dal febbraio 2008, dispone attualmente di Forze di sicurezza, nell'ordine di alcune migliaia di uomini, ma non ancora di un esercito regolare, contro il quale e' schierata Belgrado. La Serbia, che non riconosce l'indipendenza di Pristina, sostiene infatti che il Kosovo, sulla base della risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza dell'Onu ancora in vigore, e' sotto amministrazione delle Nazioni Unite e sul suo territorio possono stazionare solo forze internazionali. (ANSAmed)
