"Dopo le recenti prese di posizione dei dirigenti di Pristina, credo sia necessario che dalla comunita' internazionale, a cominciare dalla Ue, vi sia una reazione", ha detto Marko Djuric, capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo. Una reazione, ha aggiunto, e' necessaria "per mantenere la credibilita' del processo di dialogo poiche' tali affermazioni e annunci mettono in ridicolo non solo le firme e le parole dei rappresentanti di Pristina ma anche gli esponenti Ue in presenza dei quali gli accordi furono sottoscritti". Il governo del Kosovo ha fatto sapere di porre quattro condizioni per il suo via libera alla creazione della nuova Comunita' di municipalita' serbe: il si' al prefisso telefonico internazionale per il Kosovo, l'indipendenza del sistema energetico kosovaro, l'abolizione del blocco al ponte sul fiume Ibar a Kosovska Mitrovica e il completo smantellamento delle strutture parallele di governo che la Serbia ancora mantiene in Kosovo. (ANSAmed)
Kosovo: condizioni Pristina, Serbia chiede reazione Ue
"Dopo le recenti prese di posizione dei dirigenti di Pristina, credo sia necessario che dalla comunita' internazionale, a cominciare dalla Ue, vi sia una reazione", ha detto Marko Djuric, capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo. Una reazione, ha aggiunto, e' necessaria "per mantenere la credibilita' del processo di dialogo poiche' tali affermazioni e annunci mettono in ridicolo non solo le firme e le parole dei rappresentanti di Pristina ma anche gli esponenti Ue in presenza dei quali gli accordi furono sottoscritti". Il governo del Kosovo ha fatto sapere di porre quattro condizioni per il suo via libera alla creazione della nuova Comunita' di municipalita' serbe: il si' al prefisso telefonico internazionale per il Kosovo, l'indipendenza del sistema energetico kosovaro, l'abolizione del blocco al ponte sul fiume Ibar a Kosovska Mitrovica e il completo smantellamento delle strutture parallele di governo che la Serbia ancora mantiene in Kosovo. (ANSAmed)