(ANSAmed) - BELGRADO, 21 GIU - Gli ultimi nove centri
profughi ancora esistenti in Serbia, e che ospitano circa 400
persone, verranno chiusi entro la fine dell'anno. Lo ha detto il
ministro del lavoro e affari sociali Aleksandar Vulin,
responsabile per l'emergenza migranti.
Al culmine delle crisi e dei conflitti armati degli anni
Novanta, ha ricordato Vulin, i centri profughi collettivi in
Serbia erano più di 700. Secondo il ministro in Serbia si
trovano attualmente 29.574 persone con lo stato di rifugiato.
"Tutti i nove centri profughi ancora operativi verranno chiusi entro l'anno e le 400 persone che restano saranno trasferite in luoghi più confortevoli", ha detto Vulin. In conseguenza delle guerre e delle operazioni di pulizia etnica degli anni Novanta nei Balcani, 618 mila persone ottennero lo status di rifugiato, ma solo 144 mila fecero poi ritorno nei Paesi di origine. Vulin ha sottolineato che la grande maggioranza dei 203 mila 'sfollati interni' (come Belgrado definisce i profughi dal Kosovo di cui non riconosce l'indipendenza) non hanno fatto ancora ritorno alle loro case. (ANSAmed).
"Tutti i nove centri profughi ancora operativi verranno chiusi entro l'anno e le 400 persone che restano saranno trasferite in luoghi più confortevoli", ha detto Vulin. In conseguenza delle guerre e delle operazioni di pulizia etnica degli anni Novanta nei Balcani, 618 mila persone ottennero lo status di rifugiato, ma solo 144 mila fecero poi ritorno nei Paesi di origine. Vulin ha sottolineato che la grande maggioranza dei 203 mila 'sfollati interni' (come Belgrado definisce i profughi dal Kosovo di cui non riconosce l'indipendenza) non hanno fatto ancora ritorno alle loro case. (ANSAmed).
