(ANSAmed) - BELGRADO, 11 OTT - Si inasprisce il braccio di
ferro tra Belgrado e Pristina sulla decisione delle autorità
kosovare di nazionalizzare e porre sotto il proprio controllo la
grande miniera di Trepca, di cui la Serbia rivendica la
proprietà.
Il governo serbo, che esaminerà oggi la questione in una seduta straordinaria, ha inviato una lettera alla Ue a Bruxelles evidenziando le pesanti conseguenze della decisione di Pristina sotto l'aspetto giuridico, economico e politico, comprese le prospettive del dialogo in corso con la parte kosovara albanese.
Durissimo e' stato il presidente Tomislav Nikolic, che ieri sera ha parlato apertamente di 'rapina' e 'usurpazione' da parte di Pristina nei confronti degli interessi serbi in Kosovo. Si e' raggiunta - ha detto - una pericolosa 'linea rossa' sulla quale tutti devono fermarsi e riflettere, sia a Pristina che a Bruxelles.
Da parte sua il premier kosovaro Isa Mustafa, confermando la validità della decisione del parlamento sulla nazionalizzazione di Trepca, ha detto che la Serbia deve finalmente capire che le risorse naturali sul territorio del Kosovo sono di sua proprietà, ricordando come l'indipendenza del Kosovo (proclamata il 17 febbraio 2008) e' stata riconosciuta finora da oltre cento Paesi. La Serbia, ha aggiunto, deve accettare questa realtà, che e' nell'interesse di entrambe le parti per la normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina. (ANSAmed)
Il governo serbo, che esaminerà oggi la questione in una seduta straordinaria, ha inviato una lettera alla Ue a Bruxelles evidenziando le pesanti conseguenze della decisione di Pristina sotto l'aspetto giuridico, economico e politico, comprese le prospettive del dialogo in corso con la parte kosovara albanese.
Durissimo e' stato il presidente Tomislav Nikolic, che ieri sera ha parlato apertamente di 'rapina' e 'usurpazione' da parte di Pristina nei confronti degli interessi serbi in Kosovo. Si e' raggiunta - ha detto - una pericolosa 'linea rossa' sulla quale tutti devono fermarsi e riflettere, sia a Pristina che a Bruxelles.
Da parte sua il premier kosovaro Isa Mustafa, confermando la validità della decisione del parlamento sulla nazionalizzazione di Trepca, ha detto che la Serbia deve finalmente capire che le risorse naturali sul territorio del Kosovo sono di sua proprietà, ricordando come l'indipendenza del Kosovo (proclamata il 17 febbraio 2008) e' stata riconosciuta finora da oltre cento Paesi. La Serbia, ha aggiunto, deve accettare questa realtà, che e' nell'interesse di entrambe le parti per la normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina. (ANSAmed)
