"La soluzione migliore sarebbe che la Serbia riconosca il Kosovo, cosa questa che porrebbe fine a questo importante processo di dialogo, cominciato sotto l'aspetto tecnico e che ora e' entrato in una fase prettamente politica, destinata a concludersi con il riconoscimento del Kosovo da parte della Serbia", ha detto Thaci alla vigilia domani di una nuova sessione di colloqui fra Belgrado e Pristina a Bruxelles, alla quale lo stesso Thaci parteciperà con il premier Isa Mustafa. "E' arrivato infine il momento di aprire l'ultimo capitolo del dialogo fra Kosovo e Serbia, il capitolo della normalizzazione dei rapporti interstatali, cosa che presuppone una completa normalizzazione nel campo della politica, della sicurezza, dell'economia, dell'integrazione regionale ed euro-atlantica, sulla base dei valori della prospettiva europea dei due Paesi", ha affermato Thaci a Radio Europa Libera.
"Quanto meno durerà l'esame di questo capitolo tanto meglio sarà per il Kosovo e per la Serbia", ha aggiunto nell'intervista ripresa dai media serbi.
Belgrado ripete in ogni occasione che mai riconoscerà l'indipendenza proclamata il 17 febbraio 2008 dalla sua ex provincia meridionale a maggioranza di popolazione albanese e musulmana. Il dialogo, per Belgrado, e' diretto a migliorare le condizioni di vita di tutti i kosovari, albanesi e serbi, e a normalizzare i rapporti con le autorità di Pristina ma non con 'il cosiddetto stato del Kosovo' che, per la costituzione serba, continua a essere parte integrante della Serbia. E a piu' riprese la dirigenza serba ha ripetuto che se la condizione per entrare nella Ue dovesse alla fine essere il sì all'indipendenza di Pristina, la Serbia è pronta a rinunciare all'integrazione nell'Unione europea. (ANSAmed).