(ANSAmed) - PRISTINA, 21 FEB - L'importanza di garantire la
stabilità nei Balcani occidentali, che è fondamentale per
l'intera Europa, è stata sottolineata oggi dal generale
americano Curtis M. Scaparrotti, comandante supremo delle Forze
alleate Nato in Europa (Saceur), in visita in Kosovo. Parlando
ai giornalisti al termine dei colloqui a Pristina, Scaparrotti
ha assicurato che la Nato manterrà le sue truppe in Kosovo, la
Forza Kfor, fino a quando sarà necessario. "Manterremo sul
terreno una presenza flessibile e determinata, e i cambiamenti
ci saranno solo quando la situazione della sicurezza lo
consentirà", ha detto il generale.
"Kfor resta una Forza solida e credibile, capace di assolvere la sua missione per tutto il tempo necessario". Al ruolo chiave dei Balcani per la stabilità dell'intera Europa si era riferito il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in visita anch'egli in Kosovo nei giorni scorsi. In quella occasione Stoltenberg aveva lanciato un appello a Belgrado e Pristina a intensificare gli sforzi per normalizzare i loro rapporti. A Pristina, il generale Scaparrotti ha visitato il comando della Kfor e ha avuto un colloquio con il comandante della Forza Nato, il generale italiano Giovanni Fungo, ha incontrato inoltre gli ambasciatori dei Paesi cosidetti del 'Quint' (Usa, Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna) e i rappresentanti della comunità internazionale in Kosovo - Ue, Unmik, Eulex, Osce.
(ANSAmed).
"Kfor resta una Forza solida e credibile, capace di assolvere la sua missione per tutto il tempo necessario". Al ruolo chiave dei Balcani per la stabilità dell'intera Europa si era riferito il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in visita anch'egli in Kosovo nei giorni scorsi. In quella occasione Stoltenberg aveva lanciato un appello a Belgrado e Pristina a intensificare gli sforzi per normalizzare i loro rapporti. A Pristina, il generale Scaparrotti ha visitato il comando della Kfor e ha avuto un colloquio con il comandante della Forza Nato, il generale italiano Giovanni Fungo, ha incontrato inoltre gli ambasciatori dei Paesi cosidetti del 'Quint' (Usa, Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna) e i rappresentanti della comunità internazionale in Kosovo - Ue, Unmik, Eulex, Osce.
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