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Kosovo: Nikolic ribadisce, Serbia mai dirà sì indipendenza

Presidente a consiglio sicurezza Onu per rapporto trimestrale

27 febbraio, 19:49

(ANSAmed) - BELGRADO, 27 FEB - La Serbia non riconoscerà mai l'indipendenza del Kosovo. Lo ha ribadito oggi il presidente Tomislav Nikolic. "Voglio essere chiaro ancora una volta - la Serbia non riconoscera' il Kosovo, qualsiasi cosa ci venga offerta in cambio, qualunque pressione dovessimo sopportare", ha detto Nikolic intervenendo oggi a New York a una seduta del consiglio di sicurezza dell'Onu nella quale e' stato presentato l'ultimo rapporto periodico trimestrale del segretario generale delle Nazioni Unite sulla situazione in Kosovo. Il primo obiettivo della Serbia e' il mantenimento della pace e della stabilita' in Kosovo - ha detto il presidente che ha invitato la comunità internazionale a premere sulle autorità di Pristina per indurle ad avviare la formazione della nuova Comunita' delle municipalità serbe in Kosovo, tra i punti principali degli accordi raggiunti a Bruxelles quasi quattro anni fa da Belgrado e Pristina. "La Serbia chiede che Pristina rispetti gli accordi e si aspetta che la comunità internazionale intervenga unita su Pristina ricordandole di onorare un impegno che e' vitale per i serbi", ha affermato Nikolic come riferito dai media a Belgrado.

Il presidente ha al tempo stesso puntato il dito contro la parte kosovara per il suo atteggiamento aggressivo e non incline al compromesso in sede di dialogo e per la scarsa disponibilità ad ammettere i crimini di guerra compiuti dai kosovari albanesi nel conflitto armato di fine anni novanta. In rappresentanza di Pristina e' intervenuta Vlora Citaku, ambasciatrice del Kosovo negli Stati Uniti. Zahir Tanin, capo della missione Onu in Kosovo (Unmik), ha detto da parte sua che non vi e' alternativa al dialogo fra Belgrado e Pristina. Gli ultimi episodi con provocazioni, accuse reciproche e crescente retorica nazionalistica, ha osservato, hanno causato un calo nella fiducia reciproca e ci vorrà tempo per tornare sui binari giusti verso la normalizzazione dei rapporti fra le due parti.

Nel rapporto Onu, relativo al periodo 16 ottobre 2016-15 gennaio 2017, coperto dal vecchio e nuovo segretario generale Ban ki-moon e Antonio Guterres, si esprime preoccupazione per un generale peggioramento della situazione in Kosovo, con il rischio di stallo o addirittura di regresso nel processo di normalizzazione dei rapporti tra Belgrado e Pristina. "In tale periodo le tensioni tra Belgrado e Pristina hanno raggiunto livelli preoccupanti, con scambi ostili di retorica e accuse", afferma il rapporto Onu, che chiede alle parti di dar prova di "prudenza e moderazione, di evitare un linguaggio dai toni accesi e di proseguire nel dialogo con mezzi esclusivamente pacifici". (ANSAmed)
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