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Kosovo: Pacolli, 'Serbia si confronti con la realta'

Ministro esteri, 'esistono due Paesi'. Pristina verso Ue e Nato

13 ottobre, 11:26

(ANSAmed) - BELGRADO, 13 OTT - I Balcani hanno bisogno di stabilita', la Serbia puo' dare in questo un contributo importante e costruttivo ponendosi come fattore di pace, ma Belgrado deve "confrontarsi con la realta'" riconoscendo il Kosovo. Ad affermarlo e' il nuovo ministro degli esteri kosovaro Behgjet Pacolli che, in una intervista oggi al quotidiano belgradese Blic, parla di rispetto reciproco, collaborazione costruttiva e "accettazione della realta' nel senso che esistono due Paesi che devono costruire il futuro per i propri cittadini". La Serbia si rifiuta di riconoscere l'indipendenza proclamata dal Kosovo il 17 febbraio 2008, appoggiata in questo da Russia, Cina e cinque dei 28 paesi Ue - Spagna, Grecia, Romania, Cipro e Slovacchia. A riconoscere Pristina sono stati finora 114 stati dei 193 rappresentati all'Onu, compresi Usa, Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia. Per Pacolli - ricco imprenditore noto in Italia per essere stato in passato per alcuni anni marito della cantante Anna Oxa, pugliese di origini albanesi - la Serbia ha avuto tradizionalmente un ruolo rilevante e positivo nei Balcani, ma purtroppo e' stata anche 'un fattore di distruzioni e spargimento di sangue nel ventesimo secolo". I serbi sono brave persone, ha osservato, ma quelli che hanno compiuto crimini di guerra devono risponderne davanti ai giudici. Sottolineando come in Kosovo la comunita' serba goda dei piu' ampi diritti rispetto a tutte le altre minoranze in Europa, Pacolli ha detto che la nuova Associazione delle municipalita' serbe in Kosovo, reclamata a gran voce da Belgrado, verra' formata molto presto e "in osservanza della costituzione" del Kosovo. La priorita' di Pristina, ha affermato, e' l'integrazione in Ue e Nato. "Oggi lo stato del Kosovo e' riconosciuto internazionalmente dalla maggioranza dei Paesi democratici", ha detto il ministro degli esteri. (ANSAmed)
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