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Kosovo: premier, Paese resta devastato dalla corruzione

'O riusciamo nel cambiamento o dovremo andare a casa'

18 ottobre, 12:12

(ANSAmed) - PRISTINA, 18 OTT - Il premier kosovaro, Ramush Haradinaj, ha denunciato la corruzione dilagante che continua a devastare la vita quotidiana e le istituzione del Paese, annunciando le prossime mosse di Pristina per raggiungere i suoi obiettivi di adesione a Interpol e Unesco. In una intervista all'emittente TV21, Haradinaj - che e' un ex leader dell'Uck, la guerriglia indipendentista albanese che combatte' contro i serbi nella guerra di fine anni novanta - ha detto che nel Paese vi sono "politici corrotti, giudici e procuratori corrotti", e che "e' inammissibile che per una sentenza di tribunale si aspetti anche fino a dieci anni". "La cosa e' molto semplice - o riusciamo a portare a compimento il nostro lavoro (di riforma e cambiamento) o dovremo andare a casa", ha aggiunto il premier.

Haradinaj ha poi affermato che il suo governo lavora al rafforzamento dello stato del Kosovo, avendo come obiettivo la sua adesione all'Interpol il prossimo anno e all'Unesco nel 2019. Entrambe le candidature per una adesione in tempi brevi alle due organizzazioni sono state ritirate da Pristina nelle scorse settimane dopo la constatazione di non poter contare sull'appoggio di un numero sufficiente di Paesi. In prospettiva, ha concluso il premier, resta naturalmente l'obiettivo di realizzare l'adesione del Kosovo a Nato e Nazioni Unite.

(ANSAmed).

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