"A loro (Usa e Ue, ndr) non piacciono affatto i nostri legami con la Russia. Non sono contenti del fatto che non abbiamo riconosciuto l'indipendenza del Kosovo, e su questo le pressioni saranno sempre più forti...", ha detto Vucic in una intervista ieri sera alla tv privata Pink. "Noi dobbiamo avere una posizione attiva proponendo soluzioni in linea con la realtà. E' nostro interesse portare avanti una politica indipendente, provando a concludere un accordo storico con gli albanesi" del Kosovo.
Nell'intervista Vucic si e' riferito al colloquio controverso avuto nei giorni scorsi a Belgrado con il rappresentante del Dipartimento di stato Usa Hoytt Brian Yee, che aveva accusato la Serbia di 'posizione poco chiara' e di 'sedere contemporaneamente su due sedie'. Il presidente ha definito tale colloquio "non facile", e ha detto di aver rinfacciato apertamente all'esponente americano la posizione ipocrita ed i doppi standard mostrati dall'Occidente a proposito del Kosovo e della Catalogna.
"Il mio compito e' difendere gli interessi della Serbia", ha affermato Vucic, che non ha escluso nuove elezioni parlamentari anticipate in Serbia a febbraio o marzo prossimi, abbinate alle municipali a Belgrado. "Le possibilita' sono 50 a 50", ha detto con riferimento all'insistenza delle opposizioni per andare al voto anticipato. (ANSAmed).