(ANSAmed) - BELGRADO, 9 MAR - Sulla questione del Kosovo
Pristina e la comunità internazionale mentono continuamente con
Belgrado e con il presidente serbo Aleksandar Vucic, e il loro
obiettivo non e' il raggiungimento di un compromesso ma il sì
della Serbia all'indipendenza del Kosovo. Lo ha detto il
ministro degli esteri serbo Ivica Dacic commentando la decisione
del governo di Pristina di non procedere con l'approvazione
della legge sulla creazione della Comunita' delle municipalita'
serbe in Kosovo, che per Belgrado e' il punto centrale degli
accordi di Bruxelles del 2013.
"Loro mentono in continuazione, e non vogliono alcun
compromesso. Temo che la loro intenzione sia quella di
sottoporci un documento nel quale si chiede alla Serbia di
riconoscere il Kosovo", ha detto Dacic alla tv pubblica serba
Rts. Pristina e la comunita' internazionale, ha osservato,
devono dire chiaramente se valgono ancora gli accordi firmati a
Bruxelles nell'aprile 2013. "Quegli accordi - ha osservato Dacic
- li ho firmati io, e non lo avrei fatto se non ci fosse stato
il punto sulla creazione della Comunita' delle municipalita'
serbe in Kosovo. Cosa questa per la quale la Serbia ha fatto una
serie di concessioni con l'integrazione delle istituzioni serbe
in quelle kosovare". E' ingenuo e del tutto sbagliato credere
che la Serbia possa riconoscere l'indipendenza del Kosovo per
dar prova di spirito costruttivo. "La Serbia non riconoscera'
mai l'indipendenza del Kosovo per entrare nell'Unione europea, e
se non ci sara' un compromesso continuera' a lottare. Ma questo
non e' positivo per la stabilita' della regione", ha detto il
ministro degli esteri sottolineando che "non ci puo' essere
stabilita' nei Balcani senza un compromesso con la Serbia". Ieri
lo stesso Dacic aveva detto che la decisione di Pristina di non
dare attuazione alla Comunita' delle municipalita' serbe
potrebbe portare alla fine del dialogo con Belgrado. (ANSAmed).