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Kosovo: colloqui a Pristina vicesegretario generale Nato

Manza con dirigenza kosovara in 19/mo arrivo truppe Kfor

12 giugno, 17:45

(ANSAmed) - PRISTINA, 12 GIU - I progressi compiuti dal Kosovo sulla strada della democratizzazione e dello stato di diritto, nella prospettiva di una sua integrazione euroatlantica, sono stati al centro di un colloquio che il premier kosovaro Ramush Haradinaj ha avuto oggi a Pristina con il vicesegretario generale della Nato John Manza. L'incontro e' avvenuto nel giorno in cui si celebra il 19/mo anniversario dell'ingresso della Forza Nato (Kfor) in Kosovo, al termine del conflitto armato fra forze regolari serbe e guerriglia indipendentista albanese (Uck, Esercito di liberazione del Kosovo). Grazie alla Nato, ha detto Haradinaj, il Kosovo e' stato liberato e ha potuto avviarsi sulla strada della democratizzazione e dell'integrazione nel campo occidentale. Il premier ha informato Manza dei progressi compiuti dalla Forza di sicurezza del Kosovo e dei piani per la sua traformazione in un Esercito regolare, in base agli standard della Nato. Un progetto questo tuttavia che e' fortemente avversato dalla Serbia, che non riconosce l'indipendenza di quella che continua a considerare una sua provincia meridionale a maggioranza di popolazione albanese. Sull'anniversario dell'arrivo delle truppe Nato e' intervenuto oggi anche il presidente kosovaro Hashim Thaci secondo il quale da quella data "il Kosovo e' entrato in una nuova era di liberta' e democrazia". Cio', ha aggiunto, e' stato possibile grazie alla resistenza del popolo kosovaro, alla lotta dell'Esercito di liberazione, al sostegno degli Usa e degli stati Ue e all'intervento della Nato. Per questo, ha sottolineato il presidente, "il Kosovo sara' eternamente grato per l'appoggio del mondo democratico che ci ha sostenuto nei giorni piu' difficili". "Dopo un periodo di transizione, il Kosovo si e' dotato di istituzioni democratiche, e il 17 febbraio 2008 ha proclamato l'indipendenza, conseguendo il secondo obiettivo storico dopo la liberazione", ha affermato Thaci citato dai media a Pristina. Le truppe Nato entrarono in Kosovo al termine della campagna di bombardamenti, durata 78 giorni, decisa dall'Alleanza contro la Serbia di Slobodan Milosevic accusato di repressioni e pulizia etnica in Kosovo. Da circa 40 mila uomini del giugno 1999, la Kfor conta oggi poco piu' di 5 mila militari, e il contingente italiano e' fra i piu' numerosi. Da alcuni anni il comando della Kfor viene affidato a un italiano, attualmente il generale Salvatore Cuoci. (ANSAmed)
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