(ANSAmed) - PRISTINA, 12 GIU - I progressi compiuti dal
Kosovo sulla strada della democratizzazione e dello stato di
diritto, nella prospettiva di una sua integrazione
euroatlantica, sono stati al centro di un colloquio che il
premier kosovaro Ramush Haradinaj ha avuto oggi a Pristina con
il vicesegretario generale della Nato John Manza. L'incontro e'
avvenuto nel giorno in cui si celebra il 19/mo anniversario
dell'ingresso della Forza Nato (Kfor) in Kosovo, al termine del
conflitto armato fra forze regolari serbe e guerriglia
indipendentista albanese (Uck, Esercito di liberazione del
Kosovo). Grazie alla Nato, ha detto Haradinaj, il Kosovo e'
stato liberato e ha potuto avviarsi sulla strada della
democratizzazione e dell'integrazione nel campo occidentale. Il
premier ha informato Manza dei progressi compiuti dalla Forza di
sicurezza del Kosovo e dei piani per la sua traformazione in un
Esercito regolare, in base agli standard della Nato. Un progetto
questo tuttavia che e' fortemente avversato dalla Serbia, che
non riconosce l'indipendenza di quella che continua a
considerare una sua provincia meridionale a maggioranza di
popolazione albanese. Sull'anniversario dell'arrivo delle truppe
Nato e' intervenuto oggi anche il presidente kosovaro Hashim
Thaci secondo il quale da quella data "il Kosovo e' entrato in
una nuova era di liberta' e democrazia". Cio', ha aggiunto, e'
stato possibile grazie alla resistenza del popolo kosovaro, alla
lotta dell'Esercito di liberazione, al sostegno degli Usa e
degli stati Ue e all'intervento della Nato. Per questo, ha
sottolineato il presidente, "il Kosovo sara' eternamente grato
per l'appoggio del mondo democratico che ci ha sostenuto nei
giorni piu' difficili". "Dopo un periodo di transizione, il
Kosovo si e' dotato di istituzioni democratiche, e il 17
febbraio 2008 ha proclamato l'indipendenza, conseguendo il
secondo obiettivo storico dopo la liberazione", ha affermato
Thaci citato dai media a Pristina. Le truppe Nato entrarono in
Kosovo al termine della campagna di bombardamenti, durata 78
giorni, decisa dall'Alleanza contro la Serbia di Slobodan
Milosevic accusato di repressioni e pulizia etnica in Kosovo. Da
circa 40 mila uomini del giugno 1999, la Kfor conta oggi poco
piu' di 5 mila militari, e il contingente italiano e' fra i piu'
numerosi. Da alcuni anni il comando della Kfor viene affidato a
un italiano, attualmente il generale Salvatore Cuoci. (ANSAmed)