Il pontificato di Benedetto XVI e' stato segnato, da subito, da relazioni difficili col mondo musulmano. A partire dalla famosa 'lectio magistralis' di Ratisbona nel settembre 2006, con una infelice citazione di Manuele Paleologo su Maometto, interpretata dal mondo musulmano come un'associazione fra Islam e violenza. Papa Ratzinger tento' di recuperare con la sua visita alla moschea blu di Istanbul a fine 2006, ma all'inizio del 2011 venne la rottura, in seguito alla sollecitazione di proteggere le minoranza cristiana sulla scia dell'ennesimo sanguinoso attentato. Le sue parole furono bollate come ''intervento inaccettabile negli affari dell'Egitto'' da el Tayyeb e di li' a poco il dialogo venne congelato per non ripartire piu' durante il pontificato di Benedetto XVI.
Al Azhar ora guarda e attende un segnale dal nuovo papa.
Quello che non venne da Benedetto XVI. Gawad ricorda che fu suggerito a papa Ratzinger di trovare un'occasione per dire che l'Islam ''non e' una religione di sangue''. Ma l'allora papa non acconsenti'. Ora la speranza e' che papa Francesco dica qualche parola ''buona'' sull'Islam. O che, per dirla come il portavoce dei Fratelli musulmani, Mahmud Ghozlan, ''segua le orme di Cristo e ami tutti''.
Segnali di distensione sono venuti anche dalla guida spirituale della Fratellanza Mohamed Badie, che, in occasione del suo insediamento, ha inviato un messaggio di congratulazioni al nuovo patriarca cattolico d'Egitto, Ibrahim Sidrak, nel quale ''prega Dio che sia sempre accanto all'Egitto e a tutti gli egiziani''.
Le aperture dei Fratelli musulmani alle nuove gerarchie cattoliche sono state pero' stroncate dai salafiti di el Nour, la principale formazione integralista egiziana. Uno dei principali esponenti del partito della luce, el Nour, sheikh Sherif Taha, le ha bocciate citando il versetto del Corano sul pentimento, el tawba: ''Combattete coloro che non credono in Allah e nel giorno del giudizio, che non proibiscono quello che Allah e il messaggero hanno proibito, che non seguono la religione della verita'''. (ANSAmed).