Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Papa: Islam apre, per Al Azhar 'problema era con Ratzinger'

Prove di dialogo anche da Fratelli Musulmani, salafiti frenano

14 marzo, 18:39

(di Danila Clegg) (ANSAmed) - IL CAIRO, 14 MAR - Finita l'era Ratzinger, ora al Azhar, la piu' prestigiosa autorita' del mondo sunnita, guarda al papa argentino per riannodare i fili del dialogo bruscamente interrotti il 20 gennaio di due anni fa, quando sull'onda della strage di Capodanno nella chiesa di Alessandria, Benedetto XVI invoco' la protezione delle minoranza cristiane in Egitto e in Medio Oriente. ''Il problema e' col papa tedesco, non col Vaticano'', fa sapere Mahmud Abdel Gawad, il consigliere diplomatico del gran imam, Ahmed el Tayyeb. Ma anche dai vertici dei Fratelli musulmani e dal loro braccio politico, che dall'anno scorso e' la prima forza politica del paese, vengono segnali concilianti e di apertura. Ben diversi da quelli espressi da un noto esponente salafita che, citando una sura del Corano, ha criticato con forza le parole del vicepresidente del partito della Fratellanza Essam el Eryan il quale ha definito ''storica'' l'elezione di papa Francesco.

Il pontificato di Benedetto XVI e' stato segnato, da subito, da relazioni difficili col mondo musulmano. A partire dalla famosa 'lectio magistralis' di Ratisbona nel settembre 2006, con una infelice citazione di Manuele Paleologo su Maometto, interpretata dal mondo musulmano come un'associazione fra Islam e violenza. Papa Ratzinger tento' di recuperare con la sua visita alla moschea blu di Istanbul a fine 2006, ma all'inizio del 2011 venne la rottura, in seguito alla sollecitazione di proteggere le minoranza cristiana sulla scia dell'ennesimo sanguinoso attentato. Le sue parole furono bollate come ''intervento inaccettabile negli affari dell'Egitto'' da el Tayyeb e di li' a poco il dialogo venne congelato per non ripartire piu' durante il pontificato di Benedetto XVI.

Al Azhar ora guarda e attende un segnale dal nuovo papa.

Quello che non venne da Benedetto XVI. Gawad ricorda che fu suggerito a papa Ratzinger di trovare un'occasione per dire che l'Islam ''non e' una religione di sangue''. Ma l'allora papa non acconsenti'. Ora la speranza e' che papa Francesco dica qualche parola ''buona'' sull'Islam. O che, per dirla come il portavoce dei Fratelli musulmani, Mahmud Ghozlan, ''segua le orme di Cristo e ami tutti''.

Segnali di distensione sono venuti anche dalla guida spirituale della Fratellanza Mohamed Badie, che, in occasione del suo insediamento, ha inviato un messaggio di congratulazioni al nuovo patriarca cattolico d'Egitto, Ibrahim Sidrak, nel quale ''prega Dio che sia sempre accanto all'Egitto e a tutti gli egiziani''.

Le aperture dei Fratelli musulmani alle nuove gerarchie cattoliche sono state pero' stroncate dai salafiti di el Nour, la principale formazione integralista egiziana. Uno dei principali esponenti del partito della luce, el Nour, sheikh Sherif Taha, le ha bocciate citando il versetto del Corano sul pentimento, el tawba: ''Combattete coloro che non credono in Allah e nel giorno del giudizio, che non proibiscono quello che Allah e il messaggero hanno proibito, che non seguono la religione della verita'''. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati