Ricordiamo in questa occasione la posizione onorevole assunta della Repubblica italiana a sostegno dello Stato del Kuwait quando è stato brutalmente aggredito da Saddam Hussein.
Naturalmente questi ottimi rapporti interessano numerosi settori nei loro molteplici aspetti economici, energetici, militari, culturali, scientifici e sociali. In precedenti occasioni, sono stati firmati diversi accordi tra i due paesi e se vediamo la necessità di firmarne di nuovi, non esiteremo a farlo". "Guardiamo con molta preoccupazione la minaccia del cosiddetto organizzazione dello Stato Islamico in Iraq e Siria -a osservato il premier Al-Sabah - e crediamo che questa minaccia riguardi tutto il mondo. Pertanto si richiede che tutto il mondo reagisca e la affronti unendo tutte le sue forze. Per quanto riguarda il ruolo del Kuwait di fronte a tale minaccia, facciamo parte della coalizione recentemente costituita e ci impegniamo per rafforzarla e consolidarla. Abbiamo partecipato ultimamente ad un vertice per affrontare il terrorismo, come abbiamo partecipato alla conferenza internazionale sulla pace e la sicurezza in Iraq tenutasi di recente a Parigi. Sosteniamo inoltre la decisione della Lega Araba annunciata il 7 settembre e ne facciamo parte. Oltre a sostenere la risoluzione del Consiglio di Sicurezza numero 2170, che rappresenta la volontà internazionale di fronteggiare il terrorismo". Di recente l'Emiro del Kuwait è stato insignito di un'onorificenza all'Onu per il suo impegno umanitario. "Siamo molto felici e orgogliosi per la scelta di Sua Altezza l'Emiro dello Stato del Kuwait da parte delle Nazioni Unite come 'leader delle opere umanitarie' e per il fatto che il Kuwait sia considerato un centro per le attività umanitarie. Indubbiamente le Nazioni Unite e in particolare il Segretario Generale, osservando il percorso e il ruolo umanitario di Sua Altezza, hanno compreso che questi ha una comprovata esperienza nelle attività umanitarie e che lo Stato del Kuwait è un paese leader che ha ospitato tante conferenze in materia e ha preso più volte posizione a sostegno delle condizioni umanitarie nel mondo. La comunità internazionale avrà visto quanto successo è stato ottenuto nelle due conferenze internazionali per i paesi sostenitori della Siria tenute in Kuwait nel mese di gennaio 2013 e gennaio 2014, durante le quali sono stati raccolti più di 3.4 miliardi di dollari per migliorare la situazione umanitaria del popolo siriano in patria e all'estero". Gli è quindi stato chiesto dei rapporti con l'Iran. "Le visite tra Kuwait e Tehran, a livello di responsabili delle istituzioni statali, continuano e sono di massimo livello. La più recente è la visita fruttuosa di Sua Altezza lo sceicco Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al Sabah, Principe dello Stato del Kuwait, nella quale sono stati raggiunti risultati positivi e concreti nei rapporti tra i due paesi, così come lo spirito di fiducia e ottimismo a livello di relazioni tra il Consiglio di Cooperazione dei paesi del Golfo e l'Iran". (ANSAmed).