(di Alessandra Antonelli)
(ANSAmed) - DUBAI - Il quartier generale dell'Interpol dei Paesi del Golfo sorgera' ad Abu Dhabi: il consiglio dei ministri degli Emirati Arabi Uniti (Eau) ha approvato la richiesta, muovendo un ulteriore passo verso la concretizzazione di una forza di polizia integrata tra i sei paesi della regione.
L'annuncio della creazione di una forza regionale di polizia era emersa dicembre scorso a Doha, in Qatar, durante il vertice delle sei sorelle petrolifere aderenti al Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), con accento anti-terroristico.
"Prevenire il terrorismo e' decisamente meglio che provare a contenerne gli effetti una volta che si e' diffuso, " aveva detto l'emiro qatariota Tamim Bin Hamad Al Thani, in quell'occasione.
Al vertice erano state inoltre avanzate le proposte di una forza navale congiunta di stanza in Bahrein - che gia' ospita la V flotta degli Usa - e di un comando militare i cui dettagli erano rimasti piu' vaghi. Entrambe le proposte sembrano tuttavia ancora essere in via di elaborazione e definizione. Il blocco del Ccg - Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Bahrein, Eau ed Oman - avevano gia' istituito una forza militare comune lo "Scudo della Penisola", entita' rimasta prevalentemente in stato letargico fino al 2011 quando, su richiesta del Bahrein, intervenne (parzialmente, con truppe da Arabi Saudita ed Emirati) per sedare la sollevazione popolare di piazza della Perla.
"Lo stretto coordinamento dei Paesi del Ccg e' oggi diventato una necessita'," ha dichiarato lo sceicco Mohammad bin Rashid Al Maktoum, primo ministro degli Eau, al termine della seduta in cui e' stata approvata la sede del nuovo corpo di polizia, aggiungendo che "ogni singola leadership vuole garantire risposte alle esigenze della vita quotidiana e alla sicurezza di tutti i residenti della regione". "Negli Emirati si gode gia' di questa sicurezza - ha concluso lo sceicco di Dubai - ed e' per questo che la forza di polizia del Golfo avra' la sua sede qui." Il Ccg, nato nel 1981, ha da allora inseguito un percorso di integrazione politica, economica, monetaria, militare, rimasta in gran parte incompiuta, nonostante spesso prossima al traguardo.
La prorompente espansione dell'Isis nella penisola arabica, il potenziamento bellico dei paesi del Ccg, la partecipazione attiva nei raid aerei dalla Libia allo Yemen, danno ora uno spessore inedito alle capacita' e al ruolo militare regionale che potrebbe tradursi nella spinta definita necessaria per l'effettiva integrazione delle varie forze di sicurezza. Militari e non. (ANSAmed).