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Siria, 400 morti in 2 settimane in raid nella Ghuta

Russia: 'Sì a tregua umanitaria Onu, ma non per i terroristi'

22 febbraio, 20:28

BEIRUT - Con gli ultimi bombardamenti delle forze governative siriane sulla Ghuta orientale, vicino a Damasco, è salito ad almeno 400 il numero dei civili uccisi in due settimane di offensiva di Damasco e alleati.

Al Palazzo di Vetro dell'Onu si lavora a una risoluzione per una "tregua umanitaria" in Siria, ma intanto nella enclave della Ghuta orientale, in mano a gruppi ribelli controllati a vario titolo da Arabia Saudita, Qatar e Turchia, vivono circa 400.000 civili, che necessitano di cibo, acqua e medicine. mercoledì Medici senza Frontiere (Msf) ha detto che in soli tre giorni 13 ospedali e strutture sanitarie tra quelle supportate dall'organizzazione in modo regolare o saltuario sono stati colpiti e danneggiati o distrutti.

Intanto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu si lavora a una bozza di risoluzione che chiederà una tregua umanitaria di almeno 30 giorni. Svezia e Kuwait in particolare hanno chiesto che la risoluzione venga messa ai voti oggi, anche per permettere l'evacuazione dei malati e dei feriti gravi. La tregua proposta nella risoluzione, tuttavia, non riguarderebbe gli attacchi da parte del governo siriano e dei suoi alleati russi contro gli estremisti dell'Isis, di al Qaida e del Fronte al Nusra.

La Russia è pronta a esaminare una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu per una tregua di 30 giorni in Siria a condizione, tuttavia, che il cessate il fuoco non riguardi I terroristi dell'Isis e Al-Nusra. Lo ha detto a Belgrado il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov. "E' difficile essere contro gli appelli a una tregua", che consenta di aiutare I civili. Ma il cessate il fuoco in nessun caso si può applicare ai gruppi terroristici che sistematicamente bombardano Damasco. "Noi siamo disposti a prendere in considerazione la risoluzione Onu, ma riteniamo che che il cessate il fuoco non debba riguardare Isis, al Nusra e I gruppi che collaborano loro", ha detto il ministro degli esteri russo. "Purtroppo i nostri partner occidentali non sono d'accordo nell'escludere i terroristi dalla tregua", ha aggiunto Lavrov.

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