(ANSA) - OLBIA, 26 MAR - Con i suoi 1.850 chilometri di coste
e una posizione invidiabile al centro del Mediterraneo, la
Sardegna punta a rilanciare i 78 porti turistici dell'Isola
attraverso una rete che guarda all'Italia e ai Paesi che si
affacciano sul Mare Nostrum. Il progetto, che prevede un primo
step interregionale con Liguria e Toscana, e' stato rilanciato a
Olbia in occasione della prima giornata di E-Port, primo Forum
mediterraneo sui porti turistici. ''I nostri scali - ha spiegato
l'assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi - si trovano in
una fase di maturazione e sviluppo. Per accompagnare questo
processo stiamo lavorando con Liguria e Toscana per sfruttare al
meglio le nostre potenzialita' sviluppando un nuovo modello di
organizzazione e accessibilita' delle strutture''.
Il Forum, organizzato da Promo P.A. Fondazione con il sostegno della Provincia gallurese, il comune di Olbia e la Camera di commercio del Nord Sardegna, si candida a diventare un appuntamento fisso con cadenza pluriennale. In un momento di crisi come quello attuale, gli amministratori locali sono particolarmente sensibili ai ritorni occupazionali legati alla nautica. ''Uno studio da noi condotto dimostra - ha sottolineato Antonio Appeddu, direttore generale della Provincia - come il moltiplicare occupazionale del settore nautica sia di 1 a 9, cioe' un posto nella nautica determina otto posti di lavoro all'esterno, per questo e' un settore che ha tutta la nostra attenzione''. ''Studi internazionali - ha aggiunto il presidente dell'amministrazione provinciale Fedele Sanciu - dimostrano come il 75% dei maxi yacht transitino nel Mediterraneo, per questo dobbiamo creare una rete ed essere in grado di intercettare questo flusso turistico''.
Un risultato raggiungibile se si considera che ''la Sardegna - ha ricordato Sanciu - si colloca al 2/o posto in Italia, dopo la Sicilia, per strutture portuali ed e' seconda, dietro la Liguria, anche per il numero di posti barca: la Gallura - ha precisato infine il presidente della Provincia - e' prima nell'Isola in entrambe le classifiche, per questo i nostri operatori devono fare sistema e i porti devono diventare dei luoghi d'accoglienza dove e' possibile vendere i prodotti del territorio e accompagnare i turisti a scoprire le nostre bellezze''.
Il Forum, organizzato da Promo P.A. Fondazione con il sostegno della Provincia gallurese, il comune di Olbia e la Camera di commercio del Nord Sardegna, si candida a diventare un appuntamento fisso con cadenza pluriennale. In un momento di crisi come quello attuale, gli amministratori locali sono particolarmente sensibili ai ritorni occupazionali legati alla nautica. ''Uno studio da noi condotto dimostra - ha sottolineato Antonio Appeddu, direttore generale della Provincia - come il moltiplicare occupazionale del settore nautica sia di 1 a 9, cioe' un posto nella nautica determina otto posti di lavoro all'esterno, per questo e' un settore che ha tutta la nostra attenzione''. ''Studi internazionali - ha aggiunto il presidente dell'amministrazione provinciale Fedele Sanciu - dimostrano come il 75% dei maxi yacht transitino nel Mediterraneo, per questo dobbiamo creare una rete ed essere in grado di intercettare questo flusso turistico''.
Un risultato raggiungibile se si considera che ''la Sardegna - ha ricordato Sanciu - si colloca al 2/o posto in Italia, dopo la Sicilia, per strutture portuali ed e' seconda, dietro la Liguria, anche per il numero di posti barca: la Gallura - ha precisato infine il presidente della Provincia - e' prima nell'Isola in entrambe le classifiche, per questo i nostri operatori devono fare sistema e i porti devono diventare dei luoghi d'accoglienza dove e' possibile vendere i prodotti del territorio e accompagnare i turisti a scoprire le nostre bellezze''.
