In parallelo con queste sessioni principali sono previsti 120 eventi di networking, 12 tavole rotonde, 20 seminari di formazione, manifestazioni e mostre aperte al pubblico. ''Attraverso gli incontri e i dibattiti di Napoli potremo costruire insieme una visione comune delle citta' del futuro'', ha detto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, sottolineando che in un momento di crisi economica internazionale ''sara' necessario mettere in campo idee chiare, proposte possibili con l'attenzione ai servizi sociali che deve essere prevalente'', ha concluso. E sulla crisi si e' soffermato anche il sottosegretario agli esteri Staffan Demistura che ha sottolineato come ''la decisione migliore era di cancellare il World Urban Forum, perche' sarebbe stato difficile spiegare ai napoletani la spesa di 3,5 milioni di euro per quesi incontri. Ma visto che i costi sono scesi a 1.2 milioni e che verranno ben spesi e che portera' da 5-7000 persone in città da tutto il mondo, ob torto collo vale la pena.
Dobbiamo essere realisti e quindi il forum si fa perche' il budget e' stato tagliato radicalmente''.
Orgoglioso dell'arrivo del Forum in citta' e' il sindaco di Napoli Luigi De Maghistris: ''Il Forum - ha spiegato - rappresenta per noi una grande sfida che portera' Napoli a sentirsi coinvolta tutta nel dibattito sulle citta' del futuro.
Un discorso che ci interessa da vicino perche' anche Napoli fa parte di un percorso di citta' sostenibili che mettano le persone al centro''. Il World Urban Forum di Napoli per la prima volta lascera' nel paese che lo ospita un segno tangibile del suo passaggio grazie al finanziamento di un progetto di riqualificazione urbana: si tratta di Piazza Mercato, dove nascera' un centro culturale per laboratori giovanili sulle arti e sui mestieri, su impulso dell'assessorato alla Cultura del Comune di Napoli.