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Libano: Gran Mufti, apostata chi sosterra' matrimonio civile

Fatwa emessa dopo prima unione celebrata davanti a notaio

29 gennaio, 15:54

(ANSAmed) - BEIRUT, 29 GEN - Sta diventando quasi una "guerra di religione" in Libano la vicenda del primo matrimonio civile celebrato nel Paese ma non ancora riconosciuto dal governo. Il Gran Mufti, Sheikh Mohammad Rashid Qabbani, la più alta autorità sunnita del Paese dei Cedri, ha emesso una fatwa (decreto religioso) in cui condanna come "apostata" qualsiasi autorità politica o amministrativa musulmana che oserà riconoscere come valida l'unione. "Ogni autorità musulmana, deputato o ministro, che sostenga la legalizzazione del matrimonio civile, è un apostata al di fuori della religione musulmana", ha affermato Qabbani, citato oggi dalla stampa di Beirut. In Libano le leggi riguardanti la famiglia, matrimonio, divorzio ed eredità, non sono uguali per tutti i cittadini, perché dipendono dalla confessione di appartenenza: quella musulmana sciita o sunnita e quella cristiana. Perciò chi vuole sposarsi con il solo rito civile è costretto a farlo all'estero, ottenendo poi di vedere registrata l'unione dal ministero dell'Interno.

Una giovane coppia di musulmani, Kholud e Nidal, uno sciita e l'altro sunnita ma a loro volta figli di coppie miste, è stata la prima a registrare civilmente il proprio matrimonio davanti a un notaio in territorio libanese. Ma il ministro dell'Interno, Marwan Charbel, ha detto che esso non potrà essere riconosciuto dal governo in mancanza di una legge in materia. Una posizione sostenuta dal primo ministro, Najib Miqati, musulmano sunnita, mentre il presidente della Repubblica Michel Sleiman, cristiano, si è detto favorevole all'introduzione anche in Libano del matrimonio civile.(ANSAmed).

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