(ANSAmed) - BEIRUT, 8 SET - Un seminario per migliorare la
cooperazione con la popolazione civile, con particolare
riferimento ai rifugiati siriani in Libano, e' stato tenuto a
Beirut su iniziativa dell'Onu in collaborazione con l'Unifil e
le forze armate libanesi.
L'evento, fortemente sostenuto dal generale italiano Luciano
Portolano, comandante dell'Unifil, si inquadra nell'ambito delle
iniziative intraprese dai caschi blu in in supporto e assistenza
all'esercito libanese.
Dalla fine della guerra civile nel 1990, il Libano ha
continuato ad essere testimone di una serie di crisi nazionali
destabilizzatrici, caratterizzate da conflitti locali associati
ad un crescente disagio sociale per il deterioramento delle
condizioni economiche e l'assenza di lavoro. La successiva firma
dell'Accordo di Taif, nei primi anni Novanta, ha consegnato alle
forze armate libanesi il compito di supportare le forze di
sicurezza interna nel mantenimento dell'ordine pubblico. Tale
responsabilitá ha portato l'esercito a relazionarsi direttamente
con le comunitá locali. Oggigiorno, la crisi siriana ed il
conseguente grande flusso di rifugiati, ha convinto i vertici
delle forze armate libanesi della necessitá di dotarsi di un
bacino di personale adeguatamente formato nel campo delle
relazioni e della cooperazione civile - militare, in grado di
gestire in maniera coordinata e integrata con le altre
componenti militari, organizzazioni governative e non, il
delicato e pressante problema dei rifugiati siriani.
L'Unifil, nel cui settore di responsabilitá risiedono oltre
54.000 rifugiati siriani, ha partecipato al seminario con
esperti peacekeepers italiani.
Grazie ai fondi resi disponibili dal 2007 ad oggi dalle 38
nazioni partecipanti alla missione dell'Onu nel sud del Libano,
l'Unifil sta contribuendo efficacemente ad una ripresa, seppur
lenta, dell'economia di questa zona, e alla creazione di
aspettative anche per le classi meno abbienti della popolazione.
La creazione di un ambiente sociale favorevole, sottolineano i
responsabili della missione, rappresenta la chiave di volta per
stabilizzazione definitiva di quest'area del Libano che, grazie
all'operato dei caschi blu, si mantiene calma nonostante le
forti tensioni che stanno interessando il Medio Oriente.