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Iran a Israele, reazione devastante dopo raid Siria

Domenica ucciso generale Pasdaran. Stato ebraico innalza allerta

20 gennaio, 20:11

(di Claudio Accogli) (ANSAmed) - ROMA, 20 GEN - L'Iran ruggisce contro Israele e minaccia 'vendetta' dopo l'uccisione di un generale dei Pasdaran in un raid attribuito ai caccia dello Stato ebraico, due giorni fa in Siria. I proclami di Teheran sono arrivati a 24 ore da quelli lanciati da Hezbollah - anche un comandante dei miliziani sciiti libanesi è rimasto ucciso nel raid - che hanno spinto Israele a innalzare lo stato di allerta.

"I sionisti si aspettino fulmini devastanti", ha tuonato il capo delle Guardie rivoluzionarie iraniane (Pasdaran), il generale Mohammad Ali Jafari: "Combatteremo per porre fine al regime sionista" e le guardie della Rivoluzione "continueranno e rafforzeranno il proprio sostegno ai combattenti musulmani nella regione fino alla rimozione di questa incarnazione del diavolo dalla geopolitica della regione", ha continuato Jafari riferendosi a Israele. Dopo "l'assassinio" del generale Mohammad Ali Allahdadi "non dobbiamo prendere le distanze dalla jihad", ha aggiunto. Parole di fuoco ribadite poco dopo dal ministro dell'Intelligence, Mahmoud Alavi: il raid di domenica a Quneitra, "ha svelato le collusioni tra i sionisti e i terroristi miscredenti", ha detto, denunciando l'incursione israeliana come una sorta di favore ai jihadisti sunniti dell'Isis e ai qaedisti di Al Nusra, contro i quali gli Hezbollah filo-iraniani - alleati di Assad - sono schierati. La tesi di fondo, che trova altri sostenitori nel panorama iraniano tra i quali i presidente del Parlamento, Ali Larijani, è comunque che Israele voglia "dividere i musulmani" e diffondere "l'islamofobia attraverso i propri media".

I media libanesi vicini a Hezbollah, come al Akhbar, 'rispolverano' intanto la minaccia di "infiammare il Golan": già paventata dallo stesso Bashar al Assad oltre un anno fa, quando il presidente siriano disse che la Siria non avrebbe fermato "le fazioni arabe che tentano di liberare" le Alture occupate da Israele. Minacce che lo Stato ebraico sembra prendere sul serio: ieri nel nord di Israele, a ridosso del confine, sono state dislocate batterie anti-missili di tipo Iron Dome, a protezione delle principali località della Galilea. Radio Gerusalemme informa che misure di precauzione sono state adottate anche nelle rappresentanze diplomatiche israeliane nel mondo.

Israele ha inoltre chiuso per precauzione lo spazio aereo proprio sulle Alture del Golan e fonti dell'esercito riferiscono di possibili "attacchi terroristici" di Hezbollah nei prossimi giorni. (ANSAmed).

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