(ANSAmed) - BEIRUT, 4 FEB - La situazione al confine tra
Libano e Israele, dopo l'attacco delle milizie sciite Hezbollah
che il 28 gennaio hanno ucciso due soldati israeliani nelle
Fattorie di Shebaa occupate, è stato esaminato oggi durante uno
dei periodici incontri tra alti ufficiali israeliani e libanesi
con la supervisione del generale italiano Luciano Portolano,
comandante dell'Unifil, la forza dell'Onu schierata nel Sud del
Libano.
Portolano ha aperto l'incontro, svoltosi come di consueto al
posto di confine di Ras Naqura, riferendo il messaggio del
segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, di profonda
preoccupazione per il forte deterioramento delle condizioni di
sicurezza nel Sud del Libano, invitando le parti ad astenersi da
ogni tipo di azione che possa destabilizzare l'area.
L'attacco di Hezbollah era stato compiuto come rappresaglia
al raid di un elicottero israeliano sulla regione di Quneitra,
sul Golan siriano, in cui erano stati uccisi sei miliziani di
Hezbollah e un generale dei Pasdaran iraniani.
Al termine dell'incontro, il comandante di Unifil ha
affermato che "le parti hanno assicurato il loro impegno a
utilizzare tutte le forme, ai vari livelli, di collegamento e
coordinamento con Unifil, incluso l'incontro tripartito, per
preservare la stabilità e impedire ogni ulteriore peggioramento
delle condizioni nell'area di responsabilità". Portolano ha
altresì sottolineato che la situazione attualmente è stabile e
sotto controllo e che la forza delle Nazioni Unite ha
intensificato il controllo dell'area di operazioni. (ANSAmed).