(ANSAmed) - BEIRUT, 10 SET - Sono solo 'esperti' militari
quelli inviati da Russia e Iran in Siria. Lo dice in
un'intervista all'ANSA Abu Zalem, responsabile militare di
Hezbollah e reclutatore a Beirut di miliziani sciiti che
combattono al fianco delle truppe di Damasco. "In Siria non
abbiamo bisogno di truppe da Mosca e Teheran, ma di strateghi",
aggiunge Zalem, il quale aggiunge che sono gia' 900 i miliziani
Hezbollah morti in Siria, dove combattono al fianco delle forze
lealiste. "Questa guerra continuera', sara' lunga", afferma
Zalem.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Mari
Zakharova, aveva detto ieri che Mosca "non ha mai fatto mistero
della sua cooperazione militare con Damasco", confermando la
presenza di "specialisti russi" e la fornitura di armi. Per
quanto riguarda l'Iran, la presenza di consiglieri militari dei
Guardiani della Rivoluzione e' un fatto noto da diverso tempo.
Alcuni di loro sono anche rimasti uccisi, tra i quali un
generale dei Pasdaran, colpito lo scorso gennaio con ufficiali
Hezbollah in un raid israeliano sul Golan siriano.
Negli ultimi giorni fonti americane hanno parlato di un
rafforzamento della presenza militare russa, in particolare
lungo la costa mediterranea, dove Mosca dispone della base
navale di Tartous, l'unica nel Mediterraneo. Fonti libanesi
anonime citate oggi dal quotidiano Daily Star affermano che la
Russia potrebbe decidere di inviare anche truppe sul terreno,
mentre l'esercito del presidente Bashar al Assad appare sempre
piu' in difficolta'.
Abu Zalem ha confermato il ruolo fondamentale delle milizie
Hezbollah nel conflitto siriano. "Le forze di Assad - ha detto -
non hanno esperienza di guerriglia, dei combattimenti di strada,
ma noi sì".(ANSAmed).