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Libano: partita detenuti minorenni-Cooperazione italiana

In carcere Beirut, con partecipazione Uisp. Arbitro Ulivieri

24 maggio, 16:12

(ANSAmed) - BEIRUT, 24 MAG - Detenuti minorenni contro Cooperazione italiana. Sono queste le due squadre scese in campo nel carcere di Rumieh, il più grande del Libano sulle colline a nord di Beirut, per una partita di calcio a 5 arbitrata dal presidente dell'Associazione italiana allenatori, Renzo Ulivieri. L'iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l'Onu, le autorità libanesi e l'Unione italiana sport per tutti (Uisp). Anche due rappresentanti della Uisp sono scesi in campo, nelle file della Cooperazione, mentre nella squadra dei detenuti sono entrati anche un alto ufficiale della polizia e un giudice.

Alla partita, vinta dai giovani carcerati per 7-5, hanno assistito altri 160 detenuti. L'iniziativa rientrava in un progetto per il miglioramento delle condizioni carcerarie dell'ufficio dell'Onu per la lotta alla droga e al crimine organizzato (Unodc), finanziato dalla Cooperazione italiana. "È stata un'esperienza bella, come lo è sempre il calcio - ha commentato nel dopopartita Ulivieri - quando ci si mette intorno a un pallone nascono emozioni che fanno superare disagi, dolori e difficoltà, almeno per un attimo, permettendo di sentirsi persone libere".

"Abbiamo avuto l'opportunità - ha detto da parte sua Gianandrea Sandri, direttore della Cooperazione italiana in Libano - di sentire profondamente e capire la situazione di questi giovani. Sono felice di sostenere un progetto volto a migliorare le condizioni di detenzione e in particolare garantire pari opportunità per i ragazzi di Rumieh". (ANSAmed).

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