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Libano: Unifil, per ora nessuna prova traffico alimenti

'Ma continuano le indagini, già in corso da tempo'

25 maggio, 12:20

Libano:Unifil,per ora nessuna prova traffico alimenti Libano:Unifil,per ora nessuna prova traffico alimenti

(ANSAmed) - BEIRUT, 25 MAG - Al momento "non ci sono ancora prove che possano confermare una sistematica operazione legata al traffico di alimenti, o ancor meno il coinvolgimento di alcuni contingenti". E' quanto afferma oggi il portavoce dell'Unifil, Andrea Tenenti, in merito alle accuse in questo senso riportate da El Pais, che parla di un coinvolgimento anche di 'caschi blu' italiani della missione in Libano. Tenenti ha tuttavia aggiunto che "da tempo" l'Unifil sta svolgendo indagini interne sulle denunce e che gli accertamenti continuano.

Secondo fonti contattate dall'ANSA in Libano, le indagini all'interno della missione dell'Onu nel sud del Paese sono in corso da circa due anni. "Unifil - ha affermato Tenenti in un comunicato - ha preso da tempo tutte le misure adeguate in coordinamento con la sede centrale delle Nazioni Unite con lo scopo d'investigare questo tipo di accuse". "Le indagini attualmente in corso - ha aggiunto il portavoce - vengono condotte per verificare la veridicità dei fatti e soprattutto per dimostrare eventuali responsabilità, che, è bene specificare, sono sempre individuali. Le Nazioni Unite, attraverso i propri organi di controllo interno, prenderanno gli adeguati provvedimenti nel caso venissero trovate responsabilità".

"E' soprattutto nell'interesse dell'organizzazione - afferma ancora Tenenti - fare luce su eventuali illeciti perpetrati all'interno della propria struttura. Per tale motivo la stessa organizzazione, sempre attenta a monitorare certi tipi di accadimenti, ha per prima denunciato le circostanze e iniziato da tempo investigazioni estese in collaborazione con le autorità locali, volte a scongiurare qualsiasi tipo di detrimento ai grandi risultati ottenuti dalla missione. Missione che gode sia della fiducia della popolazione che delle autorità libanesi".

(ANSAmed).

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