La voce dei cristiani del Medio Oriente dunque si unisce in queste ore al coro di dolore e cordoglio per quanto accaduto in Francia. E, ricordando l'anziano parroco francese, sui siti delle chiese d'oriente ritorna il ricordo del gesuita padre Paolo Dall'Oglio, rapito in Siria esattamente tre anni fa (era il 29 luglio 2013) e del quale da allora non si hanno notizie.
Solidarietà all'Europa ma anche una richiesta di coerenza arrivano dalla Siria, per voce del vescovo Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino: "Sono anni che noi vescovi del Medio Oriente mettevamo in guardia quei poteri occidentali che pur di perseguire i propri interessi non esitavano ad appoggiare i gruppi di invasati che perseguono l'ideologia jihadista. Adesso vedo circolare reazioni feroci, che identificano tutto l'islam con quei gruppi accecati da un'ideologia di odio e di morte che sembra diffondersi dovunque, per vie misteriose. Occorre essere semplici come colombe e astuti come serpenti, come insegna il Vangelo. Ma la furbizia non consiste nel farsi contaminare dal veleno del serpente", commenta con durezza mons. Abou Khazen.
I vescovi ordinari cattolici di Terra Santa hanno diffuso un messaggio di condoglianze rivolto alla Chiesa in Francia e a tutti i francesi: "Dalla Terra Santa che continua a soffrire violenza e instabilità alziamo le nostre voci esortando a mettere fine all'uso della violenza in nome della religione e, piuttosto, ad utilizzarla come via per promuovere il rispetto reciproco e la comprensione tra i popoli. Dobbiamo cooperare insieme per porre fine a ogni forma di terrorismo, e perché ispiri i responsabili del mondo ad agire consapevolmente e in modo risoluto, per sradicare il terrorismo e le sue cause nelle regioni che patiscono questo terribile flagello".(ANSAmed).