Pinotti è stata la prima esponente del governo italiano ad incontrare Aoun dopo la sua elezione, in ottobre, cui ha fatto seguito la formazione dell'esecutivo guidato da Saad Hariri. "La stabilità del Libano diventa così completa", ha sottolineato il ministro della Difesa, accompagnata nella sua visita di due giorni in Libano dal capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano.
Oltre ad Aoun, Pinotti ha incontrato il presidente del Parlamento, Nabih Berri, il ministro della Difesa, Yaacoub Sarraf, e il nuovo comandante delle forze armate libanesi, Joseph Aoun. Prima di ripartire per Roma ha fatto visita al contingente di circa 1.100 militari italiani impegnati nella missione Unifil, nel sud del Libano.
Pinotti ha sottolineato il "grande sforzo" del Libano nell'accogliere oltre un milione di rifugiati siriani, su una popolazione autotctona di circa 4 milioni. Anche di questo aspetto del conflitto civile siriano si parlerà mercoledì in una riunione a Bruxelles di una settantina di Paesi donatori. Ma condizione per la fine di questa emergenza rimane una pacificazione della Siria. "Noi - ha affermato il ministro della Difesa - continuiamo a lavorare per la fine del conflitto e una soluzione politica".
L'Italia è impegnata in Libano anche con una missione bilaterale per l'addestramento delle forze armate, che in questo periodo è incentrata sulla formazione della guardia presidenziale. (ANSAmed).