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Cinema: 'Wonder Woman' rischia censura in sale Libano

Protagonista Gadot è di Israele, formalmente ancora in guerra

30 maggio, 18:59

(di Lorenzo Trombetta) (ANSAmed) - BEIRUT, 30 MAG - La tanto attesa pellicola americana 'Wonder Woman' rischia di non essere proiettata nei cinema del Libano perché la protagonista è interpretata da un'attrice israeliana, Gal Gadot.

Nelle videoteche informali di Beirut la copia pirata del film è comunque già in vendita al prezzo di un euro. E le locandine del lungometraggio sono già state affisse nelle città libanesi in attesa dell'uscita, prevista inizialmente per domani.

La richiesta di censurare 'Wonder Woman' è stata avviata ieri dal ministro dell'economia, il cristiano Raed Khoury, membro di una piattaforma politica dominata dalla milizia sciita filo-iraniana Hezbollah.

Rappresentanti degli organi preposti alla censura, citati dai media locali a condizione dell'anonimato, affermano che per ora nessuna decisione è stata presa, da una commissione che dovrà riunirsi quanto prima.

Il Libano e Israele sono formalmente in stato di guerra dalla loro nascita come Stati indipendenti più di sessant'anni fa. E sono divisi da un confine conteso controllato dal lato libanese da un contingente militare internazionale delle Nazioni Unite.

Nelle settimane scorse, lo stesso ministro aveva dato disposizioni alle autorità competenti di censurare un altro film - 'Batman Vs Superman: Dawn of Justice' - nel quale recita Gal Gadot. Eppure in quel caso il film è uscito regolarmente, seppur per poco tempo, nelle sale libanesi. La censura libanese si abbatte in teoria non solo sui prodotti commerciali (e culturali) esplicitamente israeliani, ma su tutto quello che indirettamente riguarda il "nemico sionista", così come lo Stato ebraico è definito nella retorica degli Hezbollah e dei loro alleati. Negli anni scorsi, il comico francese Gad Elmaleh, di origini ebraico-marocchine, aveva dovuto cancellare i suoi spettacoli in Libano a seguito di pressioni da comitati locali di boicottaggio di Israele. Gli stessi comitati hanno nelle ultime settimane intensificato le pressioni contro l'attrice Gal Gadot, colpevole secondo gli attivisti libanesi di aver servito nell'esercito israeliano e di aver espresso pubblicamente, su Facebook, elogi per le operazioni militari di Israele su Gaza. Gal Gadot ha però recitato in altri film regolarmente proiettati in Libano, tra cui uno degli episodi del sequel 'Fast and Furios' Citato oggi dai media di Beirut, Ayman Mhanna, direttore dell'organizzazione libanese SKeyes per le libertà mediatiche e culturali, ha commentato affermando che la decisione del ministro Khoury è valida solo nel caso che l'attrice israeliana debba ancora ricevere parte del suo compenso. Ovvero, ha detto Mhanna, se Gadot beneficia economicamente anche degli incassi del film provenienti dalla proiezione in Libano. (ANSAmed).

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