BEIRUT - Il governo libanese, guidato da Hassan Diab e appoggiato dagli Hezbollah filo-iraniani ha ottenuto la fiducia in parlamento. E poco dopo è stato invitato dai Paesi occidentali ad avviare quanto prima delle riforme per tentare di arginare la crisi economica e finanziaria. In un comunicato diffuso oggi a Beirut, il Gruppo di sostegno internazionale (Isg) al Libano, e di cui fa parte anche l'Italia, si è espresso poche ore dopo l'ottenimento da parte della fiducia. Il premier è stato invitato a "intraprendere velocemente e in maniera decisa una serie di misure e riforme tangibili, credibili e onnicomprensive per fermare la profonda crisi e invertire la tendenza, e per rispondere ai bisogni e alle richieste dei libanesi".
Il gruppo di sostegno internazionale ha più volte promesso ai governi libanesi un appoggio economico e finanziario in caso di riforme. Il governo aveva incassato nelle serata di ieri la fiducia della maggioranza del parlamento, riunitosi mentre erano in corso proteste popolari antigovernative nel quadro della contestazione in corso da metà ottobre. Il dibattito in aula per il voto di fiducia è durato quasi tutta la giornata e solo in tarda serata si è concluso, con una larga maggioranza di deputati che si sono espressi a favore del nuovo esecutivo.
Questo è sostenuto dai partiti della coalizione guidata dagli Hezbollah filo-iraniani. Parlando nell'emiciclo, il premier Diab ha ammesso di avere di fronte una missione particolarmente difficile a causa della profonda crisi economica e finanziaria e della crescente sfiducia di ampi strati dell'opinione pubblica libanese.