Nell'arco di poco più di un anno, da quando è si è palesata la crisi economica finanziaria del Libano, la lira libanese ha perso più dell'80% del suo valore.
Prima dello scoppio della crisi nell'autunno del 2019 la lira era ancorata al dollaro con un cambio fissato a 1.500 lire per un biglietto verde. Il Paese è da un anno formalmente in default finanziario e negli ultimi giorni la tensione sociale è aumentata. Oggi, diverse strade e arterie di comunicazione a Beirut, Tripoli, Sidone e nella valle orientale della Bekaa sono state interrotte da manifestanti che protestano contro il carovita e la carenza di servizi essenziali.
Il nuovo deprezzamento della lira arriva mentre il paese continua a sprofondare in quella che è stata definita la peggiore crisi politica ed economica degli ultimi tre decenni.
Il governo si è dimesso nell'agosto scorso, dopo la devastante esplosione del porto di Beirut, e da allora la classe politica e istituzionale non ha trovato un accordo per formare un nuovo esecutivo. Questo governo dovrebbe negoziare lo sblocco dei fondi internazionali per sostenere il recupero economico del Paese. (ANSA).