BEIRUT - Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza in tutto il Libano stamani e durante il fine settimana mentre la lira locale prosegue la sua corsa al ribasso, raggiungendo un nuovo storico record negativo. Il Libano vive da un anno e mezzo la sua peggiore crisi economica e politica degli ultimi 30 anni. Un anno fa ha dichiarato default e il sistema bancario è di fatto fallito. La lira libanese ha perso in 18 mesi l'87% del suo valore.
Le proteste popolari nel fine settimana e stamani coinvolgono Beirut, Tripoli, Sidone, la valle della Bekaa e altre località minori in quasi tutto il Paese.
Nelle ultime settimane, la svalutazione della lira è aumentata in maniera vertiginosa, passando da circa 8mila lire per un dollaro a oltre 12mila lire. Nel 2019 la lira era ancorata al dollaro a un cambio fisso di 1.500 lire.
Questa svalutazione ha spinto le autorità a prendere delle misure considerate inefficaci da analisti economici locali: chiusura dei siti Internet che pubblicizzano il tasso di cambio reale e arresto dei cambiavalute in diverse regioni del Paese.
Il valore della lira libanese continua comunque a scendere e le proteste di strada sembrano destinate a proseguire.