(ANSAmed) - BEIRUT, 17 MAR - Numerose vie di comunicazione
a Beirut e in altre città del Libano sono di nuovo interrotte
stamani all'indomani di rabbiose proteste popolari contro il
carovita in un contesto in cui la lira locale continua a perdere
sensibilmente valore rispetto al dollaro statunitense.
Interruzioni alla circolazione sono registrate in alcune zone commerciali di Beirut, come Mazraa e Barbir, lungo l'autostrada Beirut-Sidone, nella valle della Bekaa lungo l'asse Beirut-Damasco e quello Baalbeck-Homs. Strade interrotte anche nella città di Tripoli nel nord.
Intanto in alcune regioni del paese anche stamani, come già accaduto ieri, supermercati e farmacie hanno deciso di abbassare le saracinesche per mancanza di forniture di merci. La maggior parte delle merci in Libano sono importate e il loro costo all'ingrosso, in valuta pesante, è per molti commercianti insostenibili con una lira locale che ha perso più del 90% del suo valore rispetto al dollaro. La crisi economica palesatasi nell'ottobre del 2019 si è poi aggravata per l'assenza di misure eccezionali prese dalle autorità, le ripercussioni della pandemia e gli effetti della devastante esplosione del porto di Beirut ad agosto scorso.(ANSAmed).
Interruzioni alla circolazione sono registrate in alcune zone commerciali di Beirut, come Mazraa e Barbir, lungo l'autostrada Beirut-Sidone, nella valle della Bekaa lungo l'asse Beirut-Damasco e quello Baalbeck-Homs. Strade interrotte anche nella città di Tripoli nel nord.
Intanto in alcune regioni del paese anche stamani, come già accaduto ieri, supermercati e farmacie hanno deciso di abbassare le saracinesche per mancanza di forniture di merci. La maggior parte delle merci in Libano sono importate e il loro costo all'ingrosso, in valuta pesante, è per molti commercianti insostenibili con una lira locale che ha perso più del 90% del suo valore rispetto al dollaro. La crisi economica palesatasi nell'ottobre del 2019 si è poi aggravata per l'assenza di misure eccezionali prese dalle autorità, le ripercussioni della pandemia e gli effetti della devastante esplosione del porto di Beirut ad agosto scorso.(ANSAmed).