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Libano: crisi, scioperano i farmacisti in tutto il paese

'Farmacie vuote e noi quasi disoccupati' all'ombra della crisi

18 marzo, 12:58

(ANSAmed) - BEIRUT, 18 MAR - Dopo gli infermieri, anche i farmacisti libanesi hanno oggi aderito in massa a uno sciopero indetto per protestare contro la preoccupante penuria di scorte di medicinali nel contesto della grave crisi economica e finanziaria in cui si trova il Libano da un anno e mezzo e che negli ultimi giorni si è aggravata con il crollo ulteriore del valore della lira locale rispetto al dollaro statunitense. I media di Beirut riferiscono stamani che allo sciopero hanno aderito gran parte delle farmacie di Beirut, Tripoli, Sidone, Nabatiye, nella valle della Bekaa e sul Monte Libano.

L'ordine degli infermieri aveva ieri lanciato un allarme analogo dichiarando "lo stato d'emergenza" e incrociando le braccia per protesta per alcune ore. Decine di farmacisti hanno inoltre organizzato stamani un sit-in di fronte alla sede del Ministero della salute a Beirut, chiedendo alle autorità di adeguare i loro margini di profitto per compensare la svalutazione della lira locale e per trovare una soluzione all'incapacità dei grossisti di importare medicinali dall'estero pagando in valuta pesante.

"Le nostre farmacie sono vuote e ormai siamo quasi disoccupati", ha detto uno dei manifestanti citato dal quotidiano L'Orient-Le Jour. I farmacisti affermano che le sovvenzioni previste dallo Stato sono insufficienti, e lo stesso capo del governo uscente Hassan Diab aveva nei giorni scorsi messo in guardia l'intero sistema politico dal rischio di non poter più spendere risorse per mantenere attivi i sussidi a medicinali, farina e altri beni essenziali.(ANSAmed).

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