(ANSAmed) - ROMA, 30 LUG - Ad un anno dalle esplosioni
avvenute il 4 agosto 2020 nell'area del porto di Beirut, che
uccisero oltre 200 persone e ne ferirono circa 7 mila, causando
gravissimi danni alla città , la vice direttrice dell'Unesco per
l'istruzione, Stefania Giannini, sarà in visita nella capitale
libanese dal 3 al 5 agosto per monitorare i lavori di ripristino
delle scuole e delle aule dell'Università libanese che l'Unesco
(Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza
e la cultura) si è impegnata a garantire. Le esplosioni hanno
danneggiato 226 scuole, 20 centri di formazione e 32 campus
universitari, con almeno 85.000 studenti coinvolti. Giannini A
Beirut incontrerà, dunque, i principali attori e partner
educativi nazionali e internazionali per rafforzare gli sforzi
in corso per contribuire alla ricostruzione del sistema
educativo di Beirut.
La vice direttrice visiterà e inaugurerà varie scuole che
l'UNESCO ha contribuito a ricostruire, tra cui l'Università
libanese, ma anche edifici storici gravemente danneggiati,
stabilizzati dall'UNESCO con finanziamenti della Germania, e il
Museo Sursock, che sarà restaurato con fondi italiani.
Nell'ambito dell' iniziativa internazionale "per Beirut"
lanciata il 27 agosto 2020 dalla direttrice Unesco, Audrey
Azoulay, per mettere l'istruzione, la cultura e il patrimonio al
centro degli sforzi di ricostruzione della città e mobilitare
risorse finanziarie, l'organizzazione delle Nazioni Unite sta
già operando al recupero di 115 scuole, 20 centri di formazione
professionale e 3 istituti di istruzione superiore. (ANSAmed).