La Ue e' presente insieme ad altri osservatori internazionali ''per monitorare'' le prime elezioni libere del Paese dopo quattro decenni. Il team e' suddiviso nelle principali citta', compreso Bengasi e Misurata, ma non a Sud ''per motivi di sicurezza'', spiega Lambsdorff.
''Ci sono stati episodi di vandalismo in alcuni seggi e abbiamo sentito anche delle minacce di boicottaggio, ma quello che conta e' che la maggior parte dei libici vuole un'elezione pacifica e di successo'', ha aggiunto. ''Questo - ha concluso - e' l'inizio di un processo verso la democrazia. Nessuno si aspetta che sia perfetto, quello che conta e' il fatto stesso che si possa votare''. (ANSAmed).