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Islam:Ramadan,primo giorno tra digiuno,caldo e trasgressioni

In Paesi arabi tutto sembra rallentare,ma di sera tutti fuori

20 luglio, 13:28

(di Diego Minuti) (ANSAmed) - TUNISI, 20 LUG - Tutto come da previsione nel primo giorno di Ramadan in Nord Africa, con la vita quotidiana che sembra essere entrata, all'improvviso, in una dimensione in cui tutto si muove a velocita' ridotta. Meno gente per le strade, cosi' come negli uffici pubblici, per i quali sono stati modificati come ogni anno gli orari di lavoro, cosi' come quelli dei rapporti con il pubblico, che e' praticamente assente. Nelle banche solo pochi clienti e altrettanto pochi impiegati; sembra persino che ci siano meno automobili in giro, ma puo' essere solo una impressione acuita dal caldo torrido che ormai da settimane assedia Tunisia ed Algeria, soprattutto, ma nemmeno Libia e Marocco sembrano passarsela meglio, con temperature e umidita' elevatissime. Il Ramadan ha le sue prescrizioni e ogni buon musulmano le rispetta. A cominciare dal digiuno, considerato uno dei pilastri della ''vera Fede'' e che comincia subito dopo la prima preghiera della giornata (quando ancora non e' sorta l'alba) e finisce quando il sole e' tramontato. Molte ore in cui ci si astiene dal mangiare, ma anche dal bere (e questo e' un problema, viste le alte temperature, soprattutto per coloro che lavorano all'esterno), dal fumare o dall'avere rapporti sessuali. Cosa che, dicono i musulmani, oltre che essere una prescrizione dell'Islam e' un modo per depurare l'organismo.

Ma anche questa e' una interpretazione - c'e' anche chi non risponde al telefono - perche', quando cala la sera, si mangia (eccome!), si fuma (tanto e in fretta) e si recupera sulle altre cose ''vietate''. Ci sono anche delle eccezioni, come per i bambini che non hanno ancora raggiunto la puberta' e i malati (soprattutto i diabetici). Per i piu' anziani spetta solo a loro la decisione: se pensano di farcela, bene; altrimenti possono anche infrangere il digiuno. Ma, dicono i buoni musulmani, e' solo questione di pochi giorni, comunque almeno tre, per dare il tempo all'organismo di abituarsi ed evitare, ad esempio, che la fame infligga i suoi morsi. Che sono tanti perche', con un occhio al sorgere ed al calare del sole, il digiuno e tutto il resto durano circa sedici ore. E qualcuno pensa, con un pizzico di nostalgia, agli anni in cui il Ramadan e' arrivato d'inverno, quindi con giornate molto piu' corte. Da oggi tutti i locali pubblici cambiano orario restando chiusi di giorno (per quelle che, in Nord Africa, sono le sole ''vacanze'' dell'anno per gli operatori del settore) per aprire a tarda sera e restarlo fino a notte fonda, a maggior ragione oggi, vigilia del week end.

Questo comporta menu' piu' ricchi ed una offerta di attivita' collaterali (tanta musica dal vivo e karaoke) per rendere la serata piu' gradevole dopo una giornata di sofferenza oggettiva.

Ma c'e' chi trasgredisce alla prescrizione del digiuno.

Soprattutto nelle grande citta' del Nord Africa, dove non e' raro che i caffe' stiano con le serrande abbassate - per rispetto ai credenti -, ma servano bevande e quant'altro al loro interno. Nonostante gli sforzi di tutti i governi, il Ramadan anche quest'anno e' contrasegnato da un aumento dei prezzi dei generi alimentari perche', per pardossale che possa apparire, c'e' anche un aumento dei consumi e, come sempre, questo agisce da moltiplicatore. (ANSAmed).

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