(ANSAmed) - TUNISI - L'Italia e la Tunisia sono d'accordo "sul fatto che la soluzione alla crisi libica può essere solo politica e sul fatto che occorre creare le condizioni per avviare il dialogo tra le parti. La soluzione militare non può essere quella buona perché complica la situazione anche da punto di vista dei flussi migratori". Lo ha detto il ministro degli Esteri tunisino Taieb Baccouche al termine di un incontro a Tunisi con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. L'Italia "è impegnata a sostenere in tutti i modi l'impegno dell'inviato dell'Onu in Libia Bernardino Leon", ha affermato il titolare della Farnesina. "Il nostro sforzo diplomatico - ha spiegato Gentiloni - va in due direzioni: mettere la questione libica ai primi posti dell'agenda internazionale a partire dall'Ue" e "continuare a lavorare con tutti i paesi occidentali e quelli vicini alla Libia".
Il ministro degli Esteri tunisino Baccouche ha poi rinnovato "la disponibilità della Tunisia a collaborare con l'Algeria e i paesi della regione" per far fronte alla crisi libica. Baccouche ha infine aggiunto che nel colloquio con Gentiloni è stato affrontato il tema della sicurezza e del "pericolo rappresentato dai terroristi in tutta la regione". (ANSAmed).